La vicenda della vendita del Banco di Napoli sarà uno dei temi centrali della prossima campagna elettorale. La convinzione si fa sempre più strada in seguito al convegno ospitato il 16 ottobre dall’Associazione Mediterranea di Napoli. In quella sede autorevoli esponenti del mondo parlamentare (Leonardo Impegno del Pd), culturale (Paolo Pantani dell’Acli) e istituzionale (Adriano Giannola della Svimez) hanno lasciato chiaramente intendere come, a questo punto della vicenda, l’unica soluzione percorribile sia quella politica. E lo dimostra anche il fatto che la Fondazione Banco di Napoli, l’organismo legittimato a portare avanti una vertenza giudiziaria per ottenere i giusti diritti derivanti dalla cessione della banca della sua Sga, sia al momento occupata nella soluzione di problemi interni e, di conseguenza, impossibilitata a portare avanti qualsiasi azione. E allora non resta che percorrere la strada del fronte comune tra le forze parlamentari del Mezzogiorno. Perché quella del Banco di Napoli non è solo una questione campana, come dimostra un’azione intrapresa nel 2016 dall’associazione pugliese Codici per l’istituzione di una commissione parlamentare ad hoc sulla vicenda della cessione del più grande istituto di credito del Mezzogiorno. Intanto il deputato napoletano Impegno ha consegnato al presidente del Pd e membro della commissione d’inchiesta sulle Banche, Matteo Orfini, la lettera con la quale si chiede di approfondire in questa nuova sede il caso Banco di Napoli.