Banco di Napoli, Guido: Così rivoluzioniamo le filiali

52
“Non più roccaforti inaccessibili in cui custodire valore, ma punti di incontro in cui scambiare idee per costruire futuro”. E’ questo il nuovo modello delle filiali del Banco di Napoli descritto oggi ai giornalisti dal direttore generale Francesco Guido, all’interno della filiale di Bari, dove in contemporanea alcuni giovani presentavano le proprie start up. Guido ha snocciolato anche dati che riguardano la raccolta e gli impieghi dell’istituto. “Nel 2015 – ha ricordato – il gruppo Banco di Napoli ha erogato 5,6 miliardi di nuovi finanziamenti sull’intero territorio meridionale. In Puglia, nello scorso anno, compreso anche il corporate, abbiamo erogato 1,6 miliardi”. “Nei primi quattro mesi del 2016 – ha aggiunto – qui in Puglia abbiamo già erogato 156 milioni per le imprese, 399 per i privati”. E per quanto riguarda i progetti da realizzare quest’anno, il dg del Banco di Napoli ha detto che “l’ambizione è arrivare sull’intero territorio meridionale a erogare sette miliardi: questo – ha spiegato – dipenderà dalla domanda di investimenti che i nostri imprenditori genereranno”. Un compito a cui le imprese pugliesi potrebbero contribuire, dal momento che, secondo le elaborazioni Intesa-San Paolo su base Istat, “dal 2008 l’export pugliese è cresciuto del 31 per cento (più 4,7 per cento solo nel 2015) contro una media italiana del 13,2 per cento . Successi trainati dai settori “ad alta tecnologia”, tra cui “aerospazio, automotive e farmaceutica”, ma anche “l’agroalimentare”. Quest’ultimo settore, nel 2015, ha esportato per 218 milioni in più rispetto al 2014. Anche nel turismo, ha rilevato Guido, “la Puglia evidenzia segnali importanti di crescita” anche se “la presenza di stranieri è meno della metà di quella nazionale”, pur essendo aumentata del 56 per cento dal 2008 al 2014.