Banche, Unimpresa: Giù i finanziamenti ad imprese e famiglie nel 2023, mutui fermi

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in foto Giuseppe Spadafora (Imagoeconomica)

L’effetto scatenato dell’aumento dei tassi produce ha causato nel 2023 una riduzione del 4%, circa 55 miliardi di euro, dei prestiti a imprese e famiglie. In particolare i finanziamenti alle imprese sono diminuiti del 7%, circa 47 miliardi di euro, mentre per quanto riguarda le famiglie, il saldo e’ negativo per 8 miliardi. Tra le altre voci, i mutui sono sostanzialmente fermi, il credito al consumo e’ cresciuto di quasi 6 miliardi, mentre i prestiti personali sono crollati di oltre 13 miliardi. E’ quanto emerge dal rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa. “E’ la tempesta perfetta sul credito bancario: tagliati i prestiti alle imprese, mutui fermi e sofferenze in crescita. Ma e’ un conto che stanno pagando i cittadini e le imprese, perche’ le banche, proprio grazie all’aumento dei tassi, macinano utili come mai. Quest’anno i loro profitti potrebbero superare quota 40 miliardi, secondo le stime piu’ recenti. Di fatto, le banche sono le uniche a beneficiare della scellerata politica monetaria della Banca centrale europea: si arricchiscono le industrie bancarie, i loro manager, ma l’economia reale soffre e non ha mezzi finanziari per sostenere un periodo che si prospetta difficile” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato statistiche della Banca d’Italia, al netto delle cartolarizzazioni, gli impieghi delle banche ai privati sono crollati di 55,4 miliardi (-4,22%), calando dai 1.347,3 miliardi di ottobre 2022 ai 1.291,8 miliardi di ottobre 2023.