Banca Generali Private riunisce a Napoli 70 imprenditori: Nostro modello olistico fa la differenza

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in foto Leandro Bovo, Head of Wealth & International Advisory Network Development di Banca Generali

di Giuseppe Delle Cave 

Sono imprenditori, almeno 70, in cerca di soluzioni per far crescere il loro business quelli riuniti stasera nella suggestiva cornice di Villa d’Angelo, in via Aniello Falcone a Napoli, da Banca Generali Private. Non solo debito, non solo interventi di accesso al credito, si è parlato soprattutto di come rispondere alle esigenze della clientela corporate ed offrire garanzie anche per quanto riguarda il riposizionamento delle aziende in ottica Esg, i parametri della sostenibilità che oggi guidano la classifica della competitività. Come? Attraverso una rete di consulenti che puntano all’approccio one-to-one, assicurando alle Pmi soluzioni sartoriali e accompagnandole tutti i giorni fino a quotarle, in alcuni casi, anche in borsa. Un concetto ribadito dagli organizzatori di questa innovativa formula (quella del salotto finanziario), che è tornata nel capoluogo campano dopo l’afoso evento dello scorso 18 luglio sempre a Napoli. Ad organizzare la tappa partenopea l’Area Manager capitanata da Sergio Sgaglione e da Gennaro Manganiello. Ospite d’eccezione Leandro Bovo, Head of Wealth & International Advisory Network Development di Banca Generali, che ha illustrato i servizi offerti alle aziende per rimanere competitive sul territorio in questa fase congiunturale ricca di incognite e opportunità.

“Grazie ad una rete di 141 consulenti sparsi in tutte le province della Campania, che hanno già ingaggiato 1500 aziende, con 5 mld di masse in gestione, Generali si conferma in crescita sui nostri territori e non è un caso che oggi sia la terza banca private in Italia”, spiega Sergio Sgaglione, che coordina l’Area Manager di Banca Generali Private per la Campania e l’area nord della Puglia. “La visione olistica ci ha fatto fare un salto di qualità, perché contribuiamo alla gestione del patrimonio nella sua accezione più completa, offrendo supporto all’impresa – ha rimarcato – sia sul piano finanziario che patrimoniale, siamo una guida per le Pmi nella continuità generazionale, così come sul piano della transizione green e digitale”.

in foto il manager Sergio Sgaglione

“Innovazione, sostenibilità, perfezionamento della governance, accesso ai mercati dei capitali. Tutti questi sono temi su cui gli imprenditori potranno contare su Banca Generali in qualità di advisor, un ruolo che rappresenta un valore aggiunto. I banker sono focalizzati sulla protezione del patrimonio nel tempo e per questo capaci di stare al fianco dell’imprenditore, della sua famiglia e dell’impresa nel loro esclusivo interesse. Nella ricerca delle migliori soluzioni alle sfide d’impresa hanno dalla loro parte l’assenza di conflitti di interesse, per portare i migliori partner a dialogare con l’imprenditore. Il nostro modello è centrato sul consulente”, ha dichiarato Bovo.

Di fronte a queste esigenze della transizione ecologica e digitale, dell’accesso ai mercati dei capitali o dell’evoluzione della governance, Banca Generali mette a disposizione delle aziende dei suoi clienti imprenditori un ventaglio di servizi di corporate advisory che si avvalgono del migliori partner specializzati nei singoli segmenti di attività. I team specializzati affiancano gli imprenditori, offrendo la loro expertise in aree che spaziano dal project financing alle potenzialità delle operazioni straordinarie, dall’accesso al mercato dei capitali alle best-practice della corporate governance, dall’innovazione digitale alle soluzioni verso la transizione sostenibile.

Per confrontarsi con le best-practice, Banca Generali ha allargato lo sguardo alle Università e società di consulenza finanziaria, creando una vasta rete di conoscenza e competenze. Sul fronte accademico sono attive collaborazioni con Milano-Bicocca, che realizza l’Osservatorio O-Fire sulla finanza sostenibile, con SdaBocconi, con cui è attivo il Corporate Governance Lab e con Liuc-Università per Osservatorio Private Banking.

Assicurare competitività, produttività e crescita alla propria azienda è infatti una sfida quotidiana. Una sfida che oggi si trova a fare i conti con scenari in continua evoluzione. Da un lato deglobalizzazione e tensioni geopolitiche che ostacolano gli scambi commerciali, dall’altro un’esigenza di decarbonizzazione per combattere i cambiamenti climatici e assicurarsi indipendenza energetica. Le opportunità offerte dalla digitalizzazione convivono con le difficoltà di un contesto di tassi alti e una crescente difficoltà ad accedere al credito bancario tradizionale.