Bagnoli, De Luca: Gli scienziati ci hanno lasciato 16 mln di debiti

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In foto l'area di Bagnoli

“Gli ‘scienziati’ ci hanno lasciato 16 milioni di euro di debiti. La Regione Campania, per tenere aperta Città della Scienza, con buona pace degli scienziati, ci ha rimesso 16 milioni di euro”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando l’appello di una ventina tra esponenti di Cnr, Ispra e professori universitari contro la nomina di Riccardo Villari a presidente della Fondazione Idis Città della Scienza. “Credo che non abbiano capito – ha aggiunto De Luca – che ci sono due livelli nettamente distinti: c’è un consiglio d’amministrazione che deve garantire la gestione di Città della Scienza, e gestione significa 60 operai, le famiglie, i contratti per l’utilizzazione degli spazi, quindi un’attività promozionale e commerciale. Questa è un’attività di direzione che richiede managerialità e competenza politica. Poi c’è un secondo livello, che è il comitato tecnico-scientifico. E’ incredibile che gli scienziati non se ne siano accorti, è un secondo organismo che definisce la programmazione scientifica e culturale”. De Luca ha spiegato che “saremo in grado credo già questa settimana di nominare il comitato tecnico-scientifico che prevede esponenti delle università, un presidente che proporrà la Regione Campania, e avremo esponenti del mondo della ricerca e della cultura di grandissimo livello. A quel punto sarà chiaro tutto, anche agli scienziati”, ha concluso De Luca.

Provenzano: Cabina di regia la prossima settimana

Intanto, Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud, al termine dell’incontro con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha annunciato una riunione della cabina della regia che si terrà la prossima settimana: su Bagnoli “c’è la possibilità di capire quali infrastrutture immaginare per raggiungere il sito” e “abbiamo discusso con il commissario per un rafforzamento della struttura commissariale” perché “abbiamo il dovere di superare i ritardi”. “Accanto ai grandi piani e alle strategie – ha aggiunto Provenzano – abbiamo bisogno di dare la dimostrazione con esempi e progetti concreti che le cose possono cambiare, anche quelle difficili su cui è maturata nell’opinione pubblica una totale rassegnazione. E’ il caso di Bagnoli che non è solo Bagnoli, è un volto del Sud che va restituito a cittadini meridionali e al mondo”. Secondo Provenzano “abbiamo un’opportunità straordinaria, un concorso di idee che abbiamo lanciato sul quale abbiamo possibilità di trovare forme di coinvolgimento della cittadinanza, anche napoletana. Non abbiamo discusso abbastanza su come si integra quella realtà sul resto del territorio, se non raggiungi l’area non hai restituito nulla alla città e al mondo. Questa è una delle sfide che dobbiamo affrontare con la programmazione 2021-2027, che a differenza altre vogliamo provare ad anticipare per evitare il ritardo che sta mettendo in crisi le precedenti”. Su Bagnoli “c’è la possibilità di capire quali infrastrutture immaginare per raggiungere il sito” e “abbiamo discusso con il commissario per un rafforzamento della struttura commissariale” perché “abbiamo il dovere di superare i ritardi”. “Accanto ai grandi piani e alle strategie – ha aggiunto Provenzano – abbiamo bisogno di dare la dimostrazione con esempi e progetti concreti che le cose possono cambiare, anche quelle difficili su cui è maturata nell’opinione pubblica una totale rassegnazione. E’ il caso di Bagnoli che non è solo Bagnoli, è un volto del Sud che va restituito a cittadini meridionali e al mondo”. Secondo Provenzano “abbiamo un’opportunità straordinaria, un concorso di idee che abbiamo lanciato sul quale abbiamo possibilità di trovare forme di coinvolgimento della cittadinanza, anche napoletana. Non abbiamo discusso abbastanza su come si integra quella realtà sul resto del territorio, se non raggiungi l’area non hai restituito nulla alla città e al mondo. Questa è una delle sfide che dobbiamo affrontare con la programmazione 2021-2027, che a differenza altre vogliamo provare ad anticipare per evitare il ritardo che sta mettendo in crisi le precedenti”.

Il Governatore: Definire le infrastrutture e chi lo paga

“Se definiamo tutto, chi paga, quali sono le infrastrutture e soprattutto cosa diavolo dobbiamo fare a Bagnoli perché ad oggi non è ancora definito niente, ancora possiamo rilanciare anche l’ipotesi di ristrutturazione di BAGNOLI”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al termine dell’incontro con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. A chi gli ha chiesto se ci fosse “armonia” tra gli attori istituzionali coinvolti su Bagnoli, De Luca ha spiegato che “il presupposto per l’armonia è parlare di cose serie, concrete e legali. Se approviamo documenti urbanistici che rispondono alle norme urbanistiche non c’è problema. Se facciamo piani per le infrastrutture e diciamo chi paga, non c’è problema. Se invece facciamo piani che prevedono investimenti di miliardi senza dire chi caccia i soldi, è evidente che ci sono problemi”. De Luca ha sottolineato che “la novità è che il ministro ci comunica che intende assumere 2 o 3 grandi aree del Sud, Bagnoli, Taranto e qualche altra, come obiettivo programmatico diretto del Governo, che dovrebbe farsi carico di coprire con i miliardi di euro necessari anche le grandi infrastrutture”. Per Bagnoli, ha sottolineato De Luca, “dobbiamo ridefinire il sistema infrastrutturale: possiamo fare quello che vogliamo a Bagnoli, se poi non c’è modo per arrivarci credo che sbagliamo obiettivo”.