Bacoli, dopo 13 anni riapre il sito archeologico di Cento Camerelle

660

Dopo tredici anni, riapre al pubblico il sito archeologico di Cento Camerelle nel centro storico di Bacoli (Napoli). Lo ha annunciato il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, che ha siglato un’intesa con la Sovrintendenza archeologica della Campania ed il Mibact, che prevede la riapertura oltre di Cento Camerelle, anche della Tomba di Agrippina e dell’Anfiteatro Cumano. Tesori di grande testimonianza storica della presenza romana in terra flegrea ma negati ai visitatori per la mancanza di personale. In virtù dell’intesa raggiunta il comune metterà a disposizione della Sovrintendenza sei lavoratori, due dipendenti e 4 Lsu, che supporteranno i dipendenti del ministero per consentire l’apertura di un giorno a settimana dei tre siti. Nel protocollo è stato previsto anche di aprire al pubblico il suggestivo ingresso delle Terme Romane di Baia da piazza De Gasperi, interdetto praticamente dall’inaugurazione, avvenuta oltre cinque fa. Dall’8 maggio si comincia dalle 9,30 alle 13,30 con il complesso di ‘Centum Cellae’ una serie di cisterne della villa di Ortensio, in seguito appartenuta a Nerone e Vespasiano, dove resiste ancora un esempio di intonaco idraulico ‘opus coementicium’ ricoperto di cocciopesto.