La diffusione del Covid-19 ha contribuito ad amplificare in maniera quasi esponenziale il tema della sicurezza e dell’igiene negli ambienti di lavoro.
È così che le aziende hanno dovuto confrontarsi in modo più stringente con la sanificazione, ovvero quel processo che mira a garantire condizioni di salubrità e sicurezza indoor, attraverso la neutralizzazione di eventuali virus inerti che, sopravvivendo sulle superfici, renderebbero l’ambiente malsano e contaminato.
Sanificazione negli ambienti di lavoro: cos’è e a cosa serve
La sanificazione è un processo finalizzato a conseguire due obiettivi: minimizzare le possibilità di contagio, dovute al contatto con superfici potenzialmente contaminate, e ridurre i rischi sul luogo di lavoro in presenza di virus o di individui potenzialmente infetti, come nel caso del Covid-19.
Tuttavia, non bisogna confondere la sanificazione né con le classiche operazioni di igiene quotidiana né con le attività di disinfezione e sterilizzazione, dal momento che si tratta di un processo di pulizia profonda che coinvolge, oltre alle superfici, anche la qualità dell’aria, e che richiede l’utilizzo di specifici prodotti.
A chiarire questo e molti altri aspetti è Lyreco, l’azienda attiva in tutta Europa nella fornitura di prodotti e soluzioni per l’attività professionale. Inoltre, Lyreco approfondisce la sanificazione degli ambienti di lavoro, illustrando in una guida estremamente dettagliata i processi da attuare nelle aziende e negli uffici aperti al pubblico.
Come avviene la sanificazione negli spazi aziendali
La sanificazione dei luoghi di lavoro può essere condotta sia da ditte esterne sia da personale interno qualificato, previo l’utilizzo di D.P.I da smaltire correttamente una volta concluse le operazioni di pulizia.
Per sanificare un ambiente di lavoro è inoltre necessario preferire opportuni presidi medico-chirurgici e biocidi: l’ultimo aggiornamento del Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020 predispone per le superfici dure l’utilizzo di una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% e, in tutti quei casi in cui non sia possibile trattare le aree con ipoclorito di sodio, di alcol etilico al 70%.
In questa fase, così come ricorda anche la guida stilata da Lyreco, è fondamentale arieggiare i locali per evitare che eventuali sostanze volatili inquinanti, provenienti dai detergenti e disperse negli interni, possano contaminare ulteriormente le aree. È altrettanto importante ricordare che la ventilazione degli ambienti di lavoro è una risorsa essenziale da attuare nel quotidiano per diminuire le probabilità che i presenti siano esposti al virus.
Il ricambio dell’aria, naturalmente, può essere attuato sia tramite la classica apertura di porte e finestre – in questo caso evitando però quelle esposte sulle zone più trafficate – sia tramite sistemi di purificazione, che permettono di eliminare dagli spazi indoor inquinanti chimici e biologici assicurando così sempre un’elevata qualità dell’aria.
Uffici e aziende: le aree da sanificare per rendere gli ambienti salubri
La pulizia e la disinfezione periodica degli spazi aziendali deve essere attuata facendo in modo che tutte le superfici soggette al contatto con le mani, come maniglie, sportelli, telecomandi e interruttori della luce, siano accuratamente pulite.
Non serve sottolineare l’importanza di insistere in particolar modo all’interno di spogliatoi o su aree a uso personale, in cui non può escludersi la presenza di alte concentrazioni di virus e batteri.
In ambienti di lavoro aperti al pubblico, come nel caso di uffici, le procedure per una corretta sanificazione devono invece tenere conto del passaggio quotidiano di un ampio numero di individui.
Per far sì che nelle aree a uso comune si registri un elevato grado di salubrità è dunque fondamentale ripristinare quotidianamente il livello di igiene sia delle superfici maggiormente esposte al pubblico sia all’interno di eventuali sale d’attesa, nelle quali è necessario insistere soprattutto su porte, divanetti, braccioli e superfici d’appoggio.
Capitolo a parte meritano invece i servizi igienici, per i quali è opportuno predisporre un controllo costante, un’accurata disinfezione di pulsanti e rubinetteria e prevedere almeno due operazioni di pulizia al giorno, che possono diventare più frequenti in presenza di locali aperti al pubblico.