Il 7 agosto, nonostante il caldo agostano e il periodo di ferie, si è tenuta sul web la prima riunione organizzata dal comitato “Oltre il Pregiudizio” alla quale, oltre agli organizzatori Antonella Esposito, Alessandra Caldoro e Enzo Rivellini, hanno partecipato: Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza e del Circolo del Tennis Napoli, Maria Triassi, presidente formazione medica Federico II, Luigi D’Angelo, professore ordinario Università Vanvitelli, Ettore Mautone, giornalista de Il Mattino, Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali Napoli.
É emersa la volontà, partendo dalla discussione sull’Autonomia, di creare un “luogo” dove discutere liberamente senza pregiudizi e anche da diverse posizioni di Politica.
Sull’Autonomia molti gli spunti ma, pur nella diversità dei contenuti, tutti concordano sulla necessità di non essere aprioristicamente demolitivi rispetto ad un provvedimento di legge che è attuazione della norma costituzionale e che quindi sopravvivrebbe alla stessa abolizione della norma. Gli intervenuti hanno evidenziato in ogni caso la necessità, principalmente per le regioni del Sud, di proporre dei correttivi alla legge; altri hanno evidenziato che, anche in relazione alla nuova posizione strategica di alcune regioni del sud, possibile volano di nuove politiche economiche riferite al bacino del Mediterraneo, l’autonomia regionale può esser considerata come un passaggio intermedio verso la creazione di macroregioni; altri hanno mostrato contrarietà alla legge soprattutto rispetto alla materia della sanità. Si è evidenziato l’esigenza di nuovi incontri per ragionare, discutere, proporre modifiche, sollecitare riflessioni, insomma di andare “oltre il pregiudizio”.
Il prossimo appuntamento sarà a settembre con un incontro pubblico.
É emersa la volontà, partendo dalla discussione sull’Autonomia, di creare un “luogo” dove discutere liberamente senza pregiudizi e anche da diverse posizioni di Politica.
Sull’Autonomia molti gli spunti ma, pur nella diversità dei contenuti, tutti concordano sulla necessità di non essere aprioristicamente demolitivi rispetto ad un provvedimento di legge che è attuazione della norma costituzionale e che quindi sopravvivrebbe alla stessa abolizione della norma. Gli intervenuti hanno evidenziato in ogni caso la necessità, principalmente per le regioni del Sud, di proporre dei correttivi alla legge; altri hanno evidenziato che, anche in relazione alla nuova posizione strategica di alcune regioni del sud, possibile volano di nuove politiche economiche riferite al bacino del Mediterraneo, l’autonomia regionale può esser considerata come un passaggio intermedio verso la creazione di macroregioni; altri hanno mostrato contrarietà alla legge soprattutto rispetto alla materia della sanità. Si è evidenziato l’esigenza di nuovi incontri per ragionare, discutere, proporre modifiche, sollecitare riflessioni, insomma di andare “oltre il pregiudizio”.
Il prossimo appuntamento sarà a settembre con un incontro pubblico.
