Autonomia differenziata, De Luca chiama alla protesta (bipartisan) il Sud e annuncia 4 iniziative

41
in foto Roberto Calderoli

Una serie di iniziative pubbliche, per coinvolgere tutti gli amministratori del Sud, al di la’ dei colori politici, ma anche i mondi della cultura, delle imprese e del lavoro. La ripresa della storica battaglia contro la burocrazia che affligge il Paese e il ricorso alla Corte costituzionale contro il disegno di legge Calderoli. All’indomani dell’approvazione in Senato, Vincenzo De Luca lancia una campagna di mobilitazione straordinaria per contrastare l’autonomia differenziata, che definisce una “legge truffa”. Nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Regione Campania annuncia quattro iniziative, da organizzare nell’immediato futuro, per provare a fermare un provvedimento che sarebbe “disastroso per l’unita’ d’Italia e per il Mezzogiorno”.

Con l’approvazione in Senato del Ddl Calderoli, “da oggi avremo perlomeno una magra consolazione: il presidente del Consiglio non avra’ piu’ la possibilita’ di parlare ogni trenta secondi della nazione. La state distruggendo, non avete piu’ titolo politico, ideale e morale per parlare di nazione”, dice il ‘governatore’. Nella conferenza stampa convocata per annunciare una serie di iniziative che la Regione Campania mettera’ in campo per contrastare il disegno di autonomia differenziata, Vincenzo De Luca attacca frontalmente Giorgia Meloni e il Governo. “Questa legge non e’ per la nazione – incalza – ma e’ per quello che io chiamo il ‘Controrisorgimento'”. La sua ‘chiamata alle armi’, parte da una premessa: “Parliamo a nome di un altro Sud che e’ pronto ad accettare la sfida dell’efficienza e del rigore amministrativo. Siamo del tutto consapevoli che il Sud ha una storia complicata, che ha avuto anche punti oscuri, ma oggi parliamo a difesa e a tutela di un Sud fatto di amministratori seri, di sacrificio e di impegno nei territori. Contestiamo non in nome del parassitismo, della lamentosita’ o della clientela, ma nel nome dell’efficienza e del futuro del Sud e dell’Italia”. Una battaglia da condurre contro un Governo per cui “le contraddizioni sono pane quotidiano, che propone contemporaneamente la rottura dell’unita’ nazionale con l’autonomia differenziata e un processo di centralizzazione burocratica che non si e’ mai visto nel Paese”. “E’ una contraddizione insopportabile – aggiunge – parlare di autonomia e decentramento di poteri nel momento in cui a Roma, nella Presidenza del Consiglio, si concentra un flusso finanziario immenso”.