Autonomia, dalla Sardegna quarto sì al referendum. Manca solo Puglia

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Roma, 17 lug. (askanews) – “Sono orgogliosa che il Consiglio regionale della Sardegna abbia appena approvato la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Una norma sbagliata e divisiva che indebolisce la Sardegna, spacca il Paese e aumenta il divario tra le Regioni del Nord e quelle del Sud”. Lo ha dichiarato via sociala la presidente M5s della Sardegna Alessandra Todde dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale sardo con il voto compatto dei consiglieri del campo largo di due quesiti referendari per abrogare con uno totalmnente e con l’altro parzialmente la legge del Governo che ha introdotto l’Autonomia differenziata fra le Regioni italiane.

“Dopo la Campania, l’Emilia Romagna e la Toscana, anche la Sardegna – ha sottolineato Todde- approva i due quesiti referendari: uno per abrogare totalmente la legge proposta dal Governo e l’altro per stabilire che prima di devolvere qualsiasi funzione, vengano definiti e finanziati i Livelli essenziali delle prestazioni per tutto il Paese.A chi dice che la Sardegna è al sicuro perché è una Regione a statuto speciale, ricordiamo che le risorse vengono anche dalla dimensione nazionale e che, se queste si riducono, saranno di meno anche per la Sardegna, come già è successo. Non accetteremo mai una legge che condanni il popolo sardo all’arretratezza”.

“Col voto di 5 consigli regionali – ha concluso la Governatrice della Sardegna- sarà dunque possibile chiedere l’indizione del referendum. Manca solo la Puglia”.