Auto, Ue: forti evidenze di alti sussidi Cina a veicoli elettrici

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Roma, 4 giu. (askanews) – La Commissione europea ha ravvisato “forti evidenze iniziali” di concorrenza sleale sulla produzione di auto elettriche e tecnologie correlate importate dalla Cina, su cui è in corso una indagine di cui conta di rivelare i risultati preliminari “piuttosto presto”. Lo ha riferito un portavoce dell’esecutivo comunitario, Olof Gill durante l’incontro di metà giornata con la Stampa.

Sui veicoli elettrici dalla Cina la Commissione “ha una indagine in corso e saremo nella posizione di annunciare alcuni aspetti preliminari dell’indagine piuttosto presto”, ha affermato. “Siamo molto chiari sul fatto che i veicoli elettrici sono una componente cruciale della nostra transizione verde. Quindi diamo il benvenuto alle importazioni di beni e tecnologie che aiuteranno ad accelerare la transizione, verde anche riguardo ai veicoli elettrici. La nostra semplice posizione riguardo a queste indagini – ha spiegato – è che diamo il benvenuto alla concorrenza ma deve essere leale”.

“Abbiamo visto forti evidenze iniziali di concorrenza sleale e prove di alti livelli di sussidi sulle batterie dei veicoli elettrici e sulle catene di valore in Cina – ha detto -. E su questa base proseguiamo questa indagine, che è basata su prove mirate e pienamente in linea con le nostre regole e con gli obblighi nell’ambito dell’Organizzaizone mondiale del commercio (Wto)”.

Il tema dei sussidi pubblici alle produzioni di auto elettriche e di tecnologie “verdi” in Cina è stato uno degli argomenti chiave del recente G7 delle Finanze, organizzato a Stresa dalla presidenza italiana. L’Europa si ritrova sotto una accresciuta pressione dopo che gli Stati Uniti hanno imposto nuovi dazi su questi beni importati dalla Cina, che ora potrebbe dirottare la sua produzione verso l’Ue mettendo a repentaglio posti di lavoro e impianti produttivi.