Auto: in Europa +6,2%, nei 10 mesi +5,9%

39

A cura di Antonio Arricale Cresce per il quattordicesimo mese consecutivo il mercato europeo dell’auto. Le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue più i 3 Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera), secondo Acea, sono A cura di Antonio Arricale Cresce per il quattordicesimo mese consecutivo il mercato europeo dell’auto. Le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue più i 3 Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera), secondo Acea, sono state 1.112.628 a ottobre, il 6,2% in più dello stesso mese del 2013. Nei dieci mesi le consegne sono state 11.020.107, +5,9% sull’analogo periodo 2013. Le immatricolazioni sono aumentate a ottobre in tutti i principali Paesi europei: +26,1% in Spagna, +14,2% nel Regno Unito, +9,2% in Italia e +3,7% in Germania. Solo la Francia ha registrato un calo del 3,8% rispetto allo stesso mese 2013. Nei dieci mesi gli incrementi più significativi sono stati in Spagna (+18,1%) e nel Regno Unito (+9,5%), ma sono cresciuti anche Italia (+4,2%), Germania (+3%) e Francia (+1,4%). Fiat Chrysler Automobiles ha immatricolato a ottobre nel mercato europeo oltre 65.000 vetture, l’8,4% in più dello stesso mese 2013 con una quota pari al 5,9% (+0,1%). Nei dieci mesi le consegne sono state quasi 654.000 (+3,1%) e la quota è salita al 5,9% (+0,2%). Tutti i brand di Fiat Chrysler Automobiles hanno registrato un segno positivo a ottobre: +5,2% Fiat, +3,9% Lancia, +4% Alfa Romeo, +74% Jeep. Lo sottolinea Fca in una nota. I due modelli Fiat 500 e Panda sono ancora i più venduti del loro segmento: nel mese hanno insieme una quota del 30,1%, così come la 500L che ha il 22%. Borse asiatiche Tokyo reagisce in attesa di nuovi stimoli per l’economia. La Borsa nipponica è vista in rialzo questa mattina dopo il calo di inizio ottava. Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni in crescita del 2,18% recuperando così buona parte di quanto perso il giorno precedente; paradossalmente il recupero odierno è da imputare proprio al dato negativo di ieri sul Pil, apparso inferiore alle attese. Gli operatori si attendono infatti un nuovo intervento di stimoli da parte delle autorità governative nipponiche oltre ad un ulteriore spostamento in avanti nel tempo della nuova tassa sui consumi, la cui prima tranche, introdotta in primavera, è ritenuta tra le principali cause del cattivo dato macro di ieri. Positiva anche la borsa di Seul che ha chiuso in crescita dell’1,2%, mentre è apparso sotto tono il mercato azionario cinese con Shanghai in rosso dello 0,7% e Hong Kong dell’1,2%. In questo caso ha pesato il dato comunicato questa mattina sul mercato immobiliare: I prezzi delle case sono calati in ottobre in quasi tutte le principali città della Cina, secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di statistica. Rispetto al mese di settembre, i prezzi sono scesi in 69 delle 70 città analizzate. Solo a Zhengzhou si sono registrate quotazioni invariate in ottobre. A Pechino i prezzi sono calati rispetto a settembre dell’1,3% e dello 0,7% a Shanghai. Su base annuale i prezzi sono scesi in ottobre in 67 delle 70 maggiori città della Cina. Da segnalare invece come anche in ottobre siano cresciuti gli investimenti esteri diretti in Cina. Secondo i dati diffusi dal ministero del Commercio, infatti, lo scorso mese Pechin o ha attratto 8,53 miliardi di dollari di investimenti dall’estero, in progresso dell’1,3% rispetto all’ottobre 2013, meno dell’1,9% registrato in settembre (ma dopo il crollo rispettivamente del 14 e del 17% segnati in agosto e luglio). Da gennaio a settembre gli investimenti stranieri in Cina sono calati dell’1,2% a 95,9 miliardi di dollari. Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la prima seduta dell’ottava misti. Il Dow Jones e l’S&P500 hanno guadagnato lo 0,07% mentre il listino tecnologico Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno lo 0,37%. L’S&P500 ha chiuso ad un nuovo massimo storico. Il Pil giapponese nel terzo trimestre ha registrato a sorpresa un calo dell’1,6% contro il +2,1% atteso. Il numero uno della Bce, Mario Draghi, ha aperto a misure non convenzionali e più precisamente ad un possibile acquisto di titoli. Poche sorprese dai dati macroeconomici pubblicati in giornata. La Federal Reserve di New York ha comunicato che l’indice Empire State Manufactoring (che misura l’andamento dell’attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di novembre a 10,16 p unti in crescita rispetto ai 6,17 punti di ottobre ma inferiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a 11,10 punti. Un valore al di sopra dello zero indica che l’economia del settore manifatturiero dello stato di New York è in via di miglioramento. Nel mese di ottobre la Produzione Industriale ha evidenziato un incremento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il dato e’ risultato allineato con le stime degli addetti ai lavori, ma è stato rivisto al ribasso il dato precedente a +0,2% dall’1,0%. Il tasso di utilizzo della capacita’ produttiva si e’ attestato al 78,9%, inferiore alla rilevazione precedente (79,2%). Sul fronte societario Baker Hughes +8,93%. Il gigante dei servizi per l’industria petrolifera Halliburton ha messo sul piatto 34,6 miliardi di dollari in contanti e in azioni per l’acquisto della rivale. Dall’unione delle due società nascerà il numero uno al mondo del settore. DreamWorks -14,26%. Secondo il Wall Street Journal sarebbero saltate le trattative tra il produttore di serie animate e il gruppo di giocattoli Hasbro (+4,35%) per una possibile fusione tra le due società. Pfizer -1%. Il colosso farmaceutico ha tagliato le stime di utile per l’esercizio 2014 a 1,40-1,49 dollari da 1,50-1,59 dollari della precedente guidance. Allergan +5,18%. Il produttore del Botox ha accettato l’offerta da 65,5 miliardi di dollari presentata dal gruppo farmaceutico Actavis. Urban Outfitters -0,06% in attesa dei risultati del terzo trimestre. Gli analisti stimano un utile per azione di 0,41 dollari. Tyson Foods +5,78%. Il gruppo alimentare ha chiuso il quarto trimestre fiscale con un utile per azione adjusted di 0,87 dollari. Il dato è superiore alle attese (consensus 0,76 dollari). LinkedIn -4,57%. Secondo indiscrezion i Facebook avrebbe intenzione di lanciare una versione dedicata ai professionisti. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta sopra la parità. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,34%, il Cac40 di Parigi lo 0,31%, il Ftse100 di Londra lo 0,12% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,7%. Acquisti sul settore auto. Secondo i dati Acea le immatricolazioni in Europa ad ottobre sono aumentate del 6,5% rispetto allo stesso mese del 2013. Si è trattato del quattordicesimo aumento mensile consecutivo. Airbus -2%. Credit Suisse ha avviato la copertura sul titolo del gruppo aerospaziale con rating underperform. EasyJet -1,5%. La compagnia aerea low cost ha chiuso l’esercizio 2013/2014 con un utile ante imposte di 581 milioni di sterline, in crescita del 21,5% rispetto ad un anno prima. Il dato è poco superiore alla guidance (575-580 milioni). La società ha aumentato il dividendo del 35% a 45,4 pence per azione. Altice -3,8%. I fondi di investimento Carlyle e Cinven hanno ceduto 7,5 milioni di azioni (pari al 3% del capitale) della casa madre del cablo operatore Numericable. Michelin -2%. Exane ha tagliato il rating sul titolo del produttore di pneumatici a underperform da neutral. Repsol +1,5%. Jp Morgan ha migliorato la raccomandazione sul titolo del gigante petrolifero a underweight da neutral. Italia Il Ftse Mib segna +0,63%, il Ftse Italia All-Share +0,64%, il Ftse Italia Mid Cap +0,57%, il Ftse Italia Star +0,58%. Piazza Affari ieri ha chiuso in rialzo accelerando dopo le parole di Mario Draghi al Parlamento europeo. Il presidente della Bce ha dichiarato che le misure extra non convenzionali che l’Eurotower potrebbe mettere in campo, qualora l’outlook sull’inflazione peggiorasse, potrebbero includere anche l’acquisto di titoli di Stato. Secondo Draghi i rischi per le prospettive dell’economia restano improntati al ribasso, complici i progressi insufficienti nelle riforme strutturali messe in campo dai Governi e i rischi geopolitici. E così a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,32% a 19.216 punti. Acquisti sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 3% a 9,935 euro, Mps il 3,05% a 0,692 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 3,38% a 5,195 euro, Intesa SanPaolo l’1,71% a 2,248 euro, Ubi Banca il 3,40% a 5,765 euro, Unicredit il 3,23% a 5,425 euro. Brillante WDF (+5,13% a 6,965 euro) dopo i conti dei primi nove mesi e la nomina del nuovo amministratore delegato, Eugenio Andrades, che sostituisce Josè Maria Palencia. Telecom Italia ha chiuso con un progresso dell’1,27% a 0,912 euro dopo che la società tlc ha smentito di avere allo studio un’operazione di aumento di capitale, come ipotizzato nei giorni scorsi dalla stampa. Ottima performance per Yoox (+2,6%) che prolunga il rally di ieri in scia alla notizia secondo cui l’a.d. Federico Marchetti ha esercitato delle stock options e di conseguenza incrementato la partecipazione nella società da lui stesso fondata dal 5,3% al 7,8%.


I dati macro attesi oggi Martedì 18 novembre 2014 10:30 GB Inflazione ott; 10:30 GB Indice prezzi alla produzione ott; 11:00 GER Indice ZEW (fiducia investitori istituzionali) nov; 14:30 USA Indice prezzi alla produzione ott; 16:00 USA Indice NAHB (mercato immobiliare) nov. 22:00 USA Acquisti netti att. finanziarie (lungo term.) set.