Fca Fiat Chrysler Automobiles si conferma anche ad agosto 2016 l’azienda numero uno online tra le compagnie produttrici di mezzi di trasporto con un sito Internet in lingua italiana. La società guidata da Sergio Marchionne conferma la sua leadership, ma diversamente dai mesi scorsi è insidiata al secondo posto da Opel che si migliora ed è oggi seconda. Terza è BMW, su di una posizione rispetto a luglio; quarta si piazza Mercedes-Benz che era seconda un mese fa. Chiude la top-five Audi che scala due gradini in trenta giorni.
Nel complesso, ad agosto, il settore automobilistico non brilla online. Rispetto al mese precedente la performance dei 22 marchi sul web cala del 3,2% e si attesta a 34,2 punti-indice di media – con la sola FCA che ne raccoglie 46,3. Un dato positivo, invece, arriva dal numero di ricerche su Google: su base annua sono in crescita di circa il 4%. Il dato è distribuito tra le regioni italiane: la crescita più sensibile si è registrata in Emilia Romagna (+5%), seguita dall’Umbria (+4%) e dalla Lombardia (+3). A guidare il podio delle regioni che, invece, hanno visto i cali più sensibili in termini di ricerca è il Molise con il suo -18%. Perdono meno la Liguria (-8%) e la Basilicata (-5%).
“L’andamento online del settore rispecchia quello che è avvenuto nella realtà con le immatricolazioni nell’ultimo mese – spiega Mariachiara Marsella, Web marketing strategist di BEM Research – I dati parlano di una crescita del 2,9%, un numero positivo che tuttavia rappresenta una decelerazione rispetto agli aumenti dei mesi scorsi. Anche la performance online di FCA è in linea con il suo andamento sul mercato: la società italo-americana ha registrato un aumento di immatricolazioni superiore a quello dei suoi competitor (+4,8%) e si conferma leader in Italia. Questo – conclude Marsella – dimostra come saper sfruttare le risorse del web aiuti le società nel loro core business”.
Metodologia
L’indice BEM Rank, grazie al quale viene prodotta mensilmente la classifica BEM Research, prende in considerazione 5 parametri quali: 1) i brand maggiormente cercati su Google; 2) la visibilità dei siti web su parole chiavi ad alto traffico relative al settore di riferimento; 3) la velocità di caricamento delle pagine web; 4) l’usabilità dei siti web; 5) il grado di competizione online nel settore in cui l’azienda opera.
