Vienna torna ai tempi in cui condivideva con Berlino il primato di capitale delle spie in Europa, e torna anche ai tempi in cui gli attentati facevano capolino nella capitale austriaca. Un dipendente in pensione dell’Agenzia nazionale per le informazioni (Mit), i servizi segreti della Turchia, ha rivelato di essere stato contattato per pianificare diversi attentati in Austria. Sulla vicenda sta indagando l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione e la lotta al terrorismo (Bvt), ossia i servizi segreti interni dell’Austria. Come riferisce il quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”, l’uomo, in Austria da diversi mesi, si è presentato al Bvt a Vienna e ha rivelato di essere stato ingaggiato da “un contatto a Belgrado” per organizzare un attentato contro la politologa di origine curda Aygul Berivan Aslan, esponente dei Verdi. Successivamente, l’ex agente del Mit ha confessato altri obiettivi, tra cui Peter Pilz, più volte deputato al Consiglio nazionale austriaco, prima per i Verdi poi per il proprio movimento. Sia Aslan, sia Pilz avevano ripetutamente messo in guardia dalle attività delle reti di spionaggio turche in Austria. Ankara ha sempre negato le accuse. L’agente turco ha dichiarato al Bvt che, per il suo contatto di Belgrado, “non era decisivo se Aslan fosse uccisa o ferita”. L’ordine era “recapitare un messaggio” alla donna. A seguito delle rivelazioni, il Bvt ha avviato un inchiesta per sospetta associazione a delinquere sul dipendente in pensione del Mit. Negli attentati da compiere in Austria sarebbero, infatti, stati coinvolti “numerosi agenti” di Ankara. Interpellata dalla “Sueddeutsche Zeitung”, l’ambasciata di Turchia a Vienna ha reso noto di non essere stata ancora contattata dalle autorità austriache in merito alla vicenda. Per l’ambasciatore Ozan Ceyhun, le rivelazioni dell’ex agente del Mit “non sono credibili”. Tra l’altro, l’uomo ha affermato di essersi recato in Austria appositamente per eseguire l’incarico ricevuto. Tuttavia, mentre era in viaggio per il paese, la spia in pensione si sarebbe fratturata una gamba a Rimini e avrebbe comunicato a chi lo aveva ingaggiato che, per il momento, non avrebbe potuto portare a termine la missione. Tuttavia, in base alle confessioni dell’uomo, si presume che una rete di agenti turchi sia presente in Austria, pronta a entrare in azione. L’ipotesi è rafforzata dal recente arresto di una spia turca nel paese. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, ha quindi avanzato gravi accuse contro Ankara e ha affermato che “non vi è posto” per lo spionaggio turco in Austria. Nel paese, il Mit agirebbe per provocare disordini tra le comunità curde e turche. Intanto dopo tutte queste storie, il 2 Novembre un attentato in Turchia c’è stato e questo fatto la dice lunga come commento a quanto illustrato con la presente.