Si svolgerà il prossimo 15 aprile davanti a Piazza Montecitorio una grande manifestazione nazionale in difesa dei circa 18.000 lavoratori Auchan di tutta Italia. A lanciare la mobilitazione, grazie anche al Si svolgerà il prossimo 15 aprile davanti a Piazza Montecitorio una grande manifestazione nazionale in difesa dei circa 18.000 lavoratori Auchan di tutta Italia. A lanciare la mobilitazione, grazie anche al sostegno del sindacato Flaica, i lavoratori Auchan di Roma, sempre più preoccupati di perdere il proprio posto di lavoro dopo la rottura delle trattative tra azienda e sindacati confederali. “Non lasciateci soli” recita non a caso lo slogan della manifestazione, al quale sono stati invitati molti esponenti politici, in particolare delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato. Hanno già dato la loro adesione all’iniziativa molti esponenti del Partito democratico, di Sel, del Movimento 5 stelle e di Ncd. Auchan ha proposto a Cgil, Cisl e Uil un accordo che prevede la rinuncia definitiva alla 14esima mensilità per i lavoratori del Centrosud, congelamento di un anno per quelli del Nord, più flessibilità oraria, rinuncia a un livello contributivo che vuol dire circa 80-100 euro in meno in busta paga. L’alternativa minacciata dall’azienda sono i licenziamenti. Si parla di una cifra enorme: i posti di lavoro a rischio stimati sarebbero 1.100. Davanti a queste proposte la trattativa con i sindacati confederali si è arenata e ora l’azienda sta invitando i capi reparto a effettuare delle riunioni dove, di fatto, i lavoratori vengono terrorizzati. La prospettiva che viene paventata è la disdetta del contratto integrativo e l’avvio di licenziamenti unilaterali tramite mobilità. In molte regioni italiane sono a disposizione ancora quattro anni di solidarietà che garantirebbero all’azienda risparmi ancora maggiori dell’eliminazione della 14esima e della riduzione dei livelli retributivi. L’azienda potrebbe, inoltre, reinternalizzare alcuni servizi, ora affidati a ditte esterne, eliminando o riducendo moltissimo il numero degli esuberi. La decisione di manifestare a Montecitorio è stata presa dai lavoratori nel corso di assemblee pubbliche.