Un’immagine che resta indelebile nella coscienza comune e che devasta la radice dell’anima! Insieme ad una rosa rossa, appesa ad una vetrina parigina penetrata da un proiettile assassino, c’era un biglietto di carta “artigianale”, creato da mani innocenti ed adattato per l’occasione su cui c’era scritto “Au nom de quoi”: In nome di cosa? La domanda struggente impatta gli occhi di chi, in quel momento, guarda i telegiornali alla ricerca di notizie o filmati in cui cercare una spiegazione a tutto quel orrore ingiustificato e ” non umano”. L’impatto è molto simile a quello tra un asteroide e la terra quando quest’ultima ostacola di forza il viaggio del primo. Lo sguardo che, fino al momento dell’impatto, navigava nel vuoto, poi boom! Lascia il segno, un solco incolmabile ed il vuoto che avanza……nessuna risposta è possibile. Au nom de quoi tanti morti barbaramente sterminati? Au nom de quoi non si riesce a placare il mostro nonostante gli sforzi, ormai trentennali, compiuti dalle potenze, accomunate da svariati interessi? Au nom de quoi ci si muove così lenti quando si tratta di compiere atti decisi per estirpare il terrore? Au nom de quoi sono stati sottovalutati gli effetti di una ” primavera” voluta ed incoraggiata, se non proprio fomentata dall’occidente? Au nom de quoi questa “primavera” si è trasformata in un incubo per il mondo intero? Au nom de quoi si continua a mettere benzina sul fuoco di una guerra, quella che devasta Iraq e Siria e che rischia di bruciare tutto? Au nom de quoi USA, Russia ed Europa non trovano una posizione comune sulle grandi questioni mondiali, abbandonando egoismi sterili ed interessi ” non umani”? Au nom de quoi queste potenze si fermano a riflettere solo nel momento in cui accadono stragi come quella di Parigi? Salvo poi continuare a fare esattamente quel che si faceva prima e proseguire nel progetto di distruzione globale! Si è perso troppo tempo e la situazione è sfuggita da ogni controllo! In questi giorni, abbiamo sentito dire che la minaccia del terrorismo continuerà per svariati anni. Come se non bastasse quel che è successo finora. Avremmo preferito essere rassicurati del contrario. Avremmo preferito ascoltare i premier e capi di stato fare un annuncio solenne ai loro popoli nel quale si promette l’impegno totale per accantonare divisioni ed interessi opposti per combattere tutti insieme un nemico comune e sconfiggerlo al più presto. Perché se non c’è nemmeno l’intenzione di farlo, allora sconfiggere il terrorismo resterà nei sogni dei popoli che bruscamente saranno svegliati dai loro sogni chiedendosi: Au nom de quoi i nostri sogni non sono mai capiti e condivisi da chi deve decidere la politica? Ma, mentre vanno in onda questi interrogativi, sogni e contro-sogni, qualcosa di molto importante è accaduto. Un incontro tra Obama- Putin al G20 di Antalya in Turchia, in corso in queste ore, sigilla il momento zero per la diplomazia internazionale nella crisi siriana. I due potenti del mondo decidono che è giunta l’ora di porre fine al conflitto siriano per sconfiggere il terrorismo. Ci svegliamo di soprassalto e ci chiediamo: Au nom de quoi hanno atteso così tanto per farlo? Sarà, forse, l’inizio della fine dell’incubo e l’inizio di un periodo in cui i nostri sogni saranno realizzati? È presto a dirlo, ma è pur sempre una gran bella notizia che ci catapulta nell’ottimismo e vogliamo godercela fino in fondo!