Attentato in Turchia, il cordoglio di San Marino

48

L’ambasciatore della Repubblica di San Marino in Turchia, Giorgio Girelli, appreso dell’attentato ad Istambul, ha inviato un messaggio all’ambasciatore di Turchia a Roma e San Marino, Ömer Gücük, dichiarandosi “profondamente costernato per il vile attentato perpetrato nel quartiere Taksim di Istanbul”. Girelli ha espresso “intenso cordoglio per le vittime e solidale vicinanza al popolo ed al governo della Repubblica di Turchia”. Il diplomatico di San Marino ha quindi auspicato che “i responsabili di tale infame tragedia siano esemplarmente puniti e che la ragionevolezza ed il pacifico confronto prevalgano quali mezzi atti a conseguire la soluzione dei conflitti, che non vengono spenti ma accentuati da inutili e sciagurate stragi. Il percorso culturale e mentale sperato è certamente arduo ma non bisogna desistere dall’incoraggiarlo affinchè trovino spazio pacifica convivenza e solidarietà”, come riportato dal Giornale Diplomatico. Occorre ritenere quindi che a qualcuno non sta bene la posizione di Ankara all’interno del conflitto russo ucraino? Oppure sono vecchie reminiscenze di oppositori del regime che si stanno svegliando da un lungo torpore? La matrice potrebbe essere siriana perche una donna è stata arrestata dopo un giorno; sarebbe entrata illegalmente in Turchia dalla regione di Adria , nel nord della Siria  La responsabile dell’attentato di Istanbul, che ha provocato la morte di sei persone, è di nazionalità siriana e ha confessato di essere stata addestrata dal Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) e dalle milizie curde siriane dello Ypg. “Secondo le prime valutazioni, l’ordine per l’attentato terroristico mortale è arrivato da Ayn al-Arab (Kobane) nel nord della Siria, dove il Pkk-Ypg ha il suo quartiere generale siriano”, ha affermato il ministro Soylu facendo riferimento al Pkk e alla formazione curda siriana Unità di protezione del popolo, ritenute “terroriste” da Ankara. Fahrettin Altun, direttore delle comunicazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha aggiunto che “gli attacchi terroristi sono conseguenze dirette o indirette del sostegno di alcuni Paesi per organizzazioni terroristiche”. Le sei persone che hanno perso la vita a causa dell’attentato sono tutti cittadini turchi. Lo ha fatto sapere il prefetto cittadino Ali Yerlikaya esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime, tra cui ci sono una madre e sua figlia, un padre e sua figlia, una coppia sposata e un’altra persona. Su 81 feriti in tutto, 50 sono stati dimessi mentre 31 si trovano ancora in ospedale e due sono gravi, ha aggiunto Yerlikaya.