Asvis, l’Italia e lo sviluppo sostenibile: urgenze, aspettative e impegni

Durante l’evento conclusivo del Festival, che si è svolto mercoledì 24 maggio alla Camera dei deputati, sono state presentate alle istituzioni nazionali, europee e internazionali i frutti della riflessione maturata durante la manifestazione per discutere i passi da intraprendere per portare l’Unione europea e l’Italia su un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e istituzionale.

L’ ASviS: a conclusione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la proposta a Governo e Parlamento di una roadmap per rispondere alla forte domanda di politiche per la sostenibilità che arriva dalla società civile, nell’ambito delle sue caleidoscopiche  riflessioni e proposte che oggi, nell’immediato non possono che essere inclusive e che personalmente  individuo,  dopo il Covid 19, e le molteplici crisi, la somma necessità di contrastare le crescenti diseguaglianze .

I Presidenti dell’ASVIS, Marcella Mallen, Perluigi Stefanini e il Presidente del suo Comitato scientifico Enrico Giovannini presentano i risultati e i messaggi del Festival 202, tenutosi dall’8 al 24 maggio ‘23: con le sue mille iniziative in Italia e nel mondo, i 24 eventi ASVIS organizzati, in 5 città, con 15 milioni di contatti e 1,9 milioni di visualizzazioni nel corso delle dirette streaming, 109 milioni di impressioni sui social

Ormai Il tema dello sviluppo sostenibile è sempre più al centro dell’attenzione della società italiana, dalla quale proviene una crescente richiesta di politiche e scelte aziendali e collettive in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i principi di tutela dell’ambiente anche nell’interesse delle future generazioni inseriti nella Costituzione italiana nel febbraio del 2022. I risultati della settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile ne sono quindi chiara testimonianza, con una straordinaria mobilitazione in tutto il Paese, online e nelle ambasciate e nei centri di cultura italiani all’estero.

Immediatamente all’orizzonte , “entro l’estate, v’è la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, che evidenzierà  i Piani per l’adattamento climatico e il futuro energetico-climatico del Paese, la legge sul clima e altre norme che facciano fare all’Italia un salto in avanti in tema di sviluppo sostenibile, anche in vista del Summit dell’Onu di settembre e della prossima presidenza italiana del G7.” E’ quanto intravede la Comunicazione dell’ASVIS 

Il video dell’evento https://webtv.camera.it/evento/22529#

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 è stato un grande successo, con quasi mille iniziative organizzate dalla società civile su tutto il territorio nazionale e in numerose ambasciate italiane all’estero, cinque tappe principali (Napoli, Bologna, Milano, Torino e Roma) dove si sono tenuti i 24 eventi organizzati dall’ASviS e trasmessi in diretta streaming, che hanno raggiunto 15 milioni di persone e 1,9 milioni di visualizzazioni, e una campagna social all’insegna del messaggio “la sostenibilità tiene acceso il futuro” con 109 milioni di impressions.

 Nell’arco di diciassette giorni, tanti quanti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, la manifestazione ha registrato la partecipazione di migliaia di relatori e relatrici, tra cui undici esponenti del Governo, il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea e due Commissari, undici Presidenti di Regione.

 L’incontro conclusivo “L’Italia e lo sviluppo sostenibile: urgenze, aspettative e impegni” è stato aperto dal Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, che ha sottolineato “L’importanza di adottare un nuovo paradigma di sviluppo sociale ed economico ispirato alla sostenibilità ambientale, all’equità territoriale e alla salvaguardia delle future generazioni”. 

La Presidente dell’ASviS, Marcella Mallen, ha illustrato le principali caratteristiche del Festival 2023, che si è confermata una manifestazione unica al mondo, come già riconosciuto dall’ONU, sottolineando che “La battuta d’arresto del percorso verso l’Agenda 2030 dovuta a pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica e crisi climatica è purtroppo evidente, in Italia e nel mondo, come dimostrano sia i dati degli studi scientifici sia quello che accade ogni giorno. L’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna rappresenta l’ennesimo e drammatico segnale di allarme confermando che, per evitare gli scenari peggiori derivanti dall’aumento delle temperature e da fenomeni meteorologici estremi, sia necessario e urgente ridurre l’impronta dannosa delle attività umane sulla Terra. Su questi temi abbiamo lavorato con passione durante il Festival, mostrando la forte domanda che emerge «dal basso» per mettere lo sviluppo sostenibile al centro dell’agenda politica, delle strategie aziendali e delle scelte collettive e individuali”.

 Il Vicesegretario generale delle Nazioni Unite, Amina J. Mohammed e il Vicesegretario generale dell’Ocse, Fabrizia Lapecorella hanno evidenziato l’urgenza di intervenire per affrontare le diverse, gravi e interdipendenti vulnerabilità che mettono in pericolo la sicurezza alimentare e gli approvvigionamenti energetici, minacciano l’ambiente e le condizioni di salute, aumentano le disuguaglianze e rendono più fragili le democrazie, mettendo a rischio il benessere presente e futuro dell’umanità. 

Il Direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini ha dichiarato come, nonostante gli arretramenti e le difficoltà, l’attuazione dell’Agenda 2030 sia ancora possibile, a condizione che il Governo e il Parlamento abbiano il coraggio di prendere decisioni urgenti e lungimiranti. “Per cogliere le grandi opportunità derivanti dalla transizione bisogna cambiare il modo con cui si disegnano e si realizzano le politiche pubbliche, a partire dagli investimenti finanziati dai Fondi di coesione italiani ed europei, circa 140 miliardi di euro nei prossimi anni, che devono essere diretti all’attuazione dell’Agenda 2030, come indicato nelle conclusioni del G7 di Hiroshima, per rispondere alla domanda di giustizia climatica e sociale. Il Governo dovrebbe approvare urgentemente la nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, quadro di riferimento indispensabile per assicurare il coordinamento delle politiche settoriali, approvare il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, dotandolo di adeguate risorse ed elaborare entro giugno il Piano Nazionale Integrato Energia-Clima, per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e di decarbonizzazione al 2050”. Giovannini ha proposto inoltre la creazione di una Commissione bicamerale per la valutazione dell’attuazione dell’Agenda 2030, a sette anni dalla sua scadenza, l’approvazione di una Legge italiana sul clima e ha invitato il Parlamento a dotarsi di strumenti per valutare ex-ante le proposte di legge alla luce degli Obiettivi dell’Agenda 2030 e del principio costituzionale di tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità anche nell’interesse delle future generazioni. “Il passo importante sul piano istituzionale compiuto con la modifica costituzionale dello scorso anno che ha introdotto il concetto di sviluppo sostenibile nella nostra Carta fondamentale – ha affermato Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano -. Il Governo sta lavorando per approvare quanto prima la nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, anche attraverso la convocazione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica, e per indirizzare la programmazione dei fondi di coesione nazionali ed europei 2021-2027 anche nella direzione dell’Agenda 2030. Il governo, inoltre, sta esaminando l’ipotesi di una direttiva da parte del Presidente del Consiglio per inserire nelle relazioni illustrative delle proposte normative una valutazione quantitativa e qualitativa del loro impatto sull’avanzamento dell’Agenda 2030. Siamo consapevoli che la sostenibilità debba essere perseguita a molteplici livelli e lo faremo presente anche nei grandi summit internazionali”. 

Dopo gli interventi dei Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati – Chiara Braga (Partito democratico), Domenico Furgiuele (Lega), Gianni Lampis (Fratelli d’Italia), Erica Mazzetti (Forza Italia), Matteo Richetti (Azione – Italia Viva), Agostino Santillo (MoVimento 5 Stelle), Manfred Schullian (Gruppo misto), Luana Zanella (Alleanza verdi e Sinistra), che hanno commentato le proposte dell’ASviS – il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini ha tratto le conclusioni dell’incontro, invitando le forze politiche ad accogliere le istanze rappresentate dall’Alleanza, comprese quelle contenute nel Decalogo “Dieci idee per un Italia sostenibile” elaborato dall’ASviS alla vigilia delle elezioni politiche. “Ribadendo l’urgenza di sostenere le persone, le comunità e le organizzazioni presenti nei territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna – ha concluso il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini -richiamiamo tutte le istituzioni a garantire i diritti a tutte e tutti, partendo dai più vulnerabili, assicurando l’effettiva parità tra i generi e le generazioni, e a rendere sempre più condivisa la necessità di una transizione verso un modello di sviluppo equo e sostenibile. A tal fine, chiediamo al Parlamento di istituire una ‘giornata nazionale della sostenibilità’, scegliendo eventualmente la data del 22 febbraio, il giorno in cui nel 2022 è stata approvata la modifica della Costituzione promossa dall’ASviS, che richiede alla Repubblica, cioè a noi, di tutelare l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità, anche nell’interesse delle future