Continua a rafforzarsi la presenza dei prodotti italiani sui mercati Extra-UE: nel mese di maggio, al netto della componente stagionale, le vendite nell’Area risultano in crescita del 4,0% su base annua. Inoltre, nel periodo marzo-maggio 2015, il Made in Italy registra ottime performance, con un incremento dell’export del 2,5% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre anche sul fronte delle importazioni si rileva un trend in crescita (+7,1%). “L’attuale fase di ripresa della nostra economia giustifica l’aumento delle importazioni, in particolare di beni intermedi: poiché stiamo iniziando a produrre di più, abbiamo necessità di importare in maggior misura i prodotti intermedi da utilizzare nei processi produttivi, che non a caso registrano un incremento del 4,2% nel solo mese di maggio rispetto ad aprile. In linea con questa tendenza, l’Italia partecipa dunque alle catene globali del valore, reimportando valore aggiunto da parte di altri Paesi per poi esportarlo. Basti pensare che, negli ultimi anni, il fabbisogno totale di input intermedi esteri nell’industria è aumentato di oltre il 35%”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. Per quanto riguarda i mercati, continua a perdere terreno la Russia (-30,6% nel solo mese di maggio), mentre gli Stati Uniti sono ormai primo mercato di riferimento in termini di surplus della bilancia commerciale italiana (8,8 miliardi di euro l’attivo nei primi cinque mesi dell’anno) e terzo in termini di export, con una quota del 7,5%.