Asse con le aziende campane
Export verso quota 7 miliardi

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Il 2015 può essere l’anno del definitivo salto di qualità dei rapporti commerciali tra la Campania e l’Azerbaijan, una Repubblica a ridosso della Russia che possiede immensi giacimenti di gas e Il 2015 può essere l’anno del definitivo salto di qualità dei rapporti commerciali tra la Campania e l’Azerbaijan, una Repubblica a ridosso della Russia che possiede immensi giacimenti di gas e petrolio e che, nel 2014, registra un tasso di crescita del prodotto interno lordo pari al 3,5 per cento. Le esportazioni delle aziende campane, secondo i dati forniti dall’associazione NapoliBaku, raggiungono quota 6 miliardi e 800 milioni di euro nel 2013 e si attestano più o meno sullo stesso livello nel 2014. Secondo fonti dell’Ice nella stagione in corso il Made in Campania acquistato in Azerbaijan può raggiungere tranquillamente i 7 miliardi di euro e aprire così, in maniera definitiva, le porte di uno dei mercati a maggiore potenzialità di crescita. “L’Italia è il primo partner commerciale dell’Azerbaijan – dice Giuseppe Caniglia, presidente dell’associazione Napoli-Baku – e noi stiamo cercando di far entrare le aziende campane in questo grande business”. La prima tappa nel corso della settimana appena conclusa, quando Napoli ospita una missione di incoming con operatori azeri che arrivano in Campania per intessere relazioni e prendere contatti con il tessuto produttivo locale. All’operazione partecipano Fulvio Martusciello, consigliere della presidenza della Regione per le attività produttive, Franco Iannuzzi (direttore generale del dipartimento regionale delle attività produttive e dello sviluppo economico), il già citato Caniglia, il vice presidente dell’associazione Napoli-Baku, Emilio Saponara, e gli avvocati Francesco Acanfora e Stefano Bouché che dell’associazione sono soci. “Qualche risultato lo stiamo già ottenendo – rivela Caniglia – perché so che sono in corso dei contatti tra le autorità azere ed alcune aziende campane per le commesse relative agli impianti che ospitano, quest’anno, i Giochi Europei”. L’associazione, sempre con il contributo della Regione Campania che segue da vicino il dossier, sta organizzando una missione di outgoing in Azerbaijan. “Settori nei quali la Campania è tradizionalmente forte, come abbigliamento, agroalimentare, edilizia e impiantistica – dichiara Caniglia – hanno a disposizione un mercato molto florido in questo Paese, per questo stiamo spingendo molto per rafforzare le relazioni tra la nostra regione e il tessuto produttivo azero”. Ad aiutare i rapporti commerciali il gemellaggio tra Napoli e Baku, la capitale azera, siglato 43 anni fa. Nella Repubblica ex sovietica operano già alcuni gruppi campani, soprattutto nel settore dell’abbigliamento. Sia E. Marinella, marchio della sartoria napoletana leader nella realizzazione di cravatte, che l’azienda di casual e sportsware per uomo e bambino Harmont&Blaine di Caivano (Napoli) hanno degli store molto ben avviati nella capitale dell’Azerbaijan. A questo mercato guardano con interesse anche le imprese campane delle conserve alimentari, della pasta per alimenti e del vino, visto che le indagini effettuate negli ultimi anni evidenziano un considerevole incremento della domanda.