Aspectus al Cenacolo di Somma Vesuviana

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Ideato dall’artista Giuseppe Leone, è un osservatorio sull’arte visiva che, attraverso gli scritti di critici ed operatori culturali, vuole offrire una lettura di quel che accade nel mondo dell’arte avanzando proposte e svolgendo indagini e analisi di rilievo nazionale e internazionale.

E’ stato presentato al pubblico, nel Cenacolo della Chiesa di Santa Maria del Pozzo di Somma Vesuviana, il volume d’arte Aspectus – Specchi in fiamme dello sguardo, del critico d’arte Gaetano Romano, Edizioni Gutemberg. Presenti: il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, l’assessore alla Cultura Rosalinda Perna, Aurelio Cerciello nelle vesti di conduttore, lo storico dell’arte Luigi Paolo Finizio e l’autore. Una serata all’insegna di attraversamenti nel recinto dell’arte contemporanea, quella operata e messa in pagina dall’autore, attivo dagli anni ottanta a Napoli e in Campania, che selezionando circa quaranta artisti appartenenti a vari filoni espressivi, ha indicato nel tentativo di storicizzare il loro lavoro, sottraendolo alla dimenticanza e alla dispersione, una rotta operativa sul terreno accidentato, di presenze forti dalla personalità marcata operanti nell’ambito della geografia campana. Nella seconda di copertina è scritto:  “Una lunga sequela di artisti frequentati e amati, visti da vicino, condiviso le loro scelte espressive in accordo con le proprie, così si articola e nasce Aspectus, Specchi in fiamme dello sguardo, nel dopo pandemia 2023, per ritrovare le forze castigate dall’isolamento e credere che è ancora possibile passare dall’Io al Noi“.
In esergo, le parole forti del poeta Fortini, che ne I cani del Sinai,  scriveva “ Il nostro lavoro non ha luogo. Non tutto, ma molto può accadere. E poi non ho voglia di spiare quel che accadrà ma solo di fare quel che posso fare ora per ora”.
Indicando in un certo senso quello che è accaduto all’autore, di ritrovarsi presente in momenti significativi della ricerca in Campania, coagulando presenze e transiti nella sua personale tela di ragno.
Eloquenti in proposito le parole di Luigi Paolo Finizio, che nella prefazione al volume scrive:  “La raccolta di scritti Aspectus, che esprime il dato di esperienza anzitutto visiva, di transitivo scambio del guardare ed essere guardati per come, non di rado, certe composizioni, certi assetti di disegno e colore nonché di materiali e montaggi mostrano ostensioni, sbalzi di forme o informi così nette, che a vederli pare ti guardino, ti interroghino sul senso sotteso e celato nella loro evidenza”. Questi gli artisti presenti nel volume: Pietro Lista, Gaetano Di Riso, Luisa Russo, Milija Belic, Gerhard Hotter, Mathelda Balatresi, Vittorio Vanacore, Xavier Ferragut, Enzo Trepiccione, Salvador Torres, Elio Alfano, Felix Policastro, Pier Paolo Lista, nonché i giovani del collettivo The Eye, Dino Esposito, Gennaro Bosone, Benny Romano, Giovanni Ruggiero, Marcello Cinque, Arturo Casanova, Luigi Auriemma, Pina Della Rossa, Raffaele Boemio, Rosanna Iossa, Mary Pappalardo, Rosa Cuccurullo, Anna Coppola, Franco Cipriano, e gli scomparsi Camillo Capolongo, Peppe Capasso, Vincenzo De Simone, Ugo Cordasco, Maria Gagliardi, Nello Mocerino, e gli artisti di Ortoarte, Orto di passioni, presenti con le loro opere nei giardini storici della Reggia di Portici (Bozzaotra, Calabrese, Carotenuto, Caserta, d’Ambrosio, Devastato, Fatigati, Iorio, Mangiacapra, Mautone, Mocerino, Napolitano, Racioppoli, Simonetti, Sorrentino.
Raffaele Bova, Giuseppe Di Guida, l’artista sannita Giuseppe Leone, Lauro Lessio, Domenico Fatigati, Gianroberto Iorio, e un ricordo struggente del compianto maestro salernitano Ugo Marano.
In chiusura del volume, rossa di fuoco la copertina, come la passione –  la presenza di alcuni poeti; Violante, Mimmo Grasso/Quintino Scolavino, Cipriano, Sovente, che ci ricordano essere loro, la voce della terra.
Buon viaggio ad Aspectus.