Asl sannita, ok della Regione
A gennaio 32 nuovi assunti

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Manca poco alla svolta: potrebbero essere avviate già a gennaio le procedure per nuove assunzioni di veterinari a tempo indeterminato alla Asl di Benevento. Un Manca poco alla svolta: potrebbero essere avviate già a gennaio le procedure per nuove assunzioni di veterinari a tempo indeterminato alla Asl di Benevento. Un organico che passerebbe dagli attuali 52 a 84 professionisti. La sanità veterinaria del Sannio è a un punto cruciale. Un passo importante per soddisfare le esigenze di un territorio a forte vocazione zootecnica, che contribuirà a garantire standard elevati di qualità alimentare. La buona notizia dello sblocco del turnover – con la conseguente possibilità di stabilizzare il personale precario e di assumerne di nuovo – riguarda dunque anche il settore della sanità animale, in coincidenza con l’uscita dal Commissariamento e il rientro nel Patto di Stabilità. La risposta positiva arriva, in particolare, dalla V Commissione consiliare alla Sanità, presieduta da Michele Schiano di Visconti. La seduta di Commissione era stata richiesta dalla consigliera Sandra Lonardo, in risposta ad una lettera dei veterinari sanniti. La richiesta era a favore di un “intervento risolutore e dell’avvio delle procedure per consentire all’Asl di utilizzare i servizi veterinari”. Intanto, per far fronte alla carenza di medici veterinari, l’Asl di Benevento ha concordato con l’Ordine un auto-convenzionamento interno. La provincia sannita è seconda solo a Salerno per patrimonio ovi-caprino ed è la prima per il patrimonio suinicolo. A Benevento, infatti, si alleva la razza bovina marchigiana che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello, avendo ottenuto anche il marchio Igp dall’Unione Europea. In questo contesto, figura chiave in termini di redditività è ricoperta proprio dal sistema veterinario pubblico. “Dall’inizio del prossimo anno – spiega Schiano di Visconti – grazie alla buona amministrazione della giunta guidata da Stefano Caldoro, la Regione Campania uscirà dal Commissariamento. Ciò vorrà dire la possibilità di utilizzare maggiori risorse, lo sblocco del turnover, la stabilizzazione di almeno un migliaio di precari della sanità e l’assunzione, in totale, di 6 mila nuove unità”.