Asl Napoli 2, intesa con i sindacati: Chi lavora in prima linea sarà pagato di più

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Nella Asl Napoli 2 Nord saranno pagati di più i medici che lavorano di più, fanno cose più difficili, producono di più e sono nei reparti di “prima linea” come ad esempio pronto soccorso, 118 e reparti ad elevata criticità. E questo il risultato della nuova deliberazione di revisione della graduazione delle funzioni, adottata questa settimana dall’Azienda sanitaria e concordata con le organizzazioni sindacali della dirigenza medico-veterinaria. Il Contratto collettivo nazionale della dirigenza medico-veterinaria, infatti, prevede che una quota della retribuzione accessoria possa essere modulata tenendo conto della strategicità del ruolo svolto. In base a questo principio l’Asl Napoli 2 Nord ha scelto di premiare i medici che lavorano in ambiti che si caratterizzano per la complessità tecnica ed organizzativa, la produttività, la maggiore intensità di cure e che, lavorando in “prima linea”, sono maggiormente oggetto di aggressioni. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in Campania.
Antonio d’Amore, direttore generale della Asl Napoli 2 Nord, spiega che “il Contratto collettivo nazionale sia per i dirigenti che per infermieri e Oss permette di differenziare la retribuzione accessoria, in ragione dell’orientamento strategico dell’Azienda. Sappiamo bene che il pericolo di aggressioni e lo stress correlato ad alcuni lavori è particolarmente elevato in reparti ad elevata criticità”. “Per questa ragione abbiamo realizzato un percorso insieme ai sindacati, che ringrazio per la fattiva collaborazione, per indicare tra i criteri premianti: il lavorare in aree deputate all’emergenza quali Pronto soccorso e 118. Ad oggi abbiamo chiuso l’accordo coi sindacati della dirigenza medico-veterinaria mentre stiamo discutendo criteri simili con i rappresentanti sindacali dei lavoratori non dirigenti. Grazie a questo nuovo modello, lavorare al 118 o al Pronto Soccorso diventerà un criterio economicamente premiante”, conclude d’Amore.
L’iniziativa, ricorda una nota, “si aggiunge alle tante azioni che l’Asl Napoli 2 Nord ha messo in campo per supportare gli operatori che sono in prima linea. Negli ultimi tre anni, infatti, l’Asl Napoli 2 Nord ha avviato un lavoro articolato per ridurre le violenze sugli operatori: tutte le strutture di Pronto soccorso sono state dotate di telecamere a circuito chiuso, sono stati realizzati speciali corsi di formazione, è stata introdotta la figura dello psicologo in Pronto soccorso, è stata realizzata una campagna di informazione circa il ruolo degli operatori in sanità”. Grazie a queste iniziative, ricorda la Asl Napoli 2, “nel 2019 si è assistito ad un decremento del 70% delle aggressioni fisiche sugli operatori rispetto all’anno precedente: nel 2018 erano state oltre 100, nel 2019 sono state complessivamente 32”.