Asia e Europa, apertura d’ottava in declino

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Il punto. Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana in ribasso. Il Ftse Mib di Milano segna -1.30%, il Dax30 di Francoforte cede lo 0,61%, il Cac40 di Parigi lo 0,85%, l’Ibex35 lo 0.76% e il Ftse100 di Londra lo 0,75%.

Avvio di settimana difficile per Eni (-1,2%) che è stata immediatamente sospesa a -5,08% per poi rientrare in contrattazione con un passivo ridimensionato. Sul titolo pesano le notizie provenienti dalla Nigeria dove l’Alta Corte federale di Abuja ha decretato la confisca in via cautelare del giacimento Opl245, i cui diritti di sfruttamento sono sotto indagine. Eni e Shell (-1,2% a Londra) si erano aggiudicate i diritti nel 2011.

Bancari in flessione. L’indice Ftse Italia Banche segna -1,2%, l’EURO STOXX Banks -0,7%. In un’intervista a Repubblica, Daniele Nouy (presidente del consiglio di sorveglianza della BCE) ha dichiarato che sul fronte dei crediti deteriorati le banche italiane negli ultimi tre anni hanno fatto progressi scarsi e che molto resta da fare. In calo le big UniCredit (-2,5%) e Intesa Sanpaolo (-1,4%).

Mercati asiatici in declino, dopo che le prime mosse del neo-presidente Donald Trump, in particolare la discutibile stretta sull’immigrazione, hanno sollevato timori che la sua America First finisca con il destabilizzare il resto del mondo. Il primo risultato è stato un declino dello 0,20% del Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali valute.

Dunque, si apre con una nuova flessione l’ottava per il dollaro Usa, che viene da cinque settimane consecutive in declino, nella striscia più lunga dal maggio 2015.

Lo yen, di riflesso, è arrivato a guadagnare fino allo 0,70% sulla valuta americana e questa non è mai una buona notizia per Tokyo. 
Sul fronte delle materie prime, il bene-rifugio oro è in moderato progresso, mentre il petrolio perde circa mezzo punto percentuale.

Borse asiatiche
Il Nikkei 225 chiude in flessione dello 0,51% (fa poco meglio l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,35%).

L’ottava parte a mezzo servizio in Asia per la celebrazione del Capodanno lunare, caduto quest’anno il 28 gennaio. Non scambiano le piazze di Seoul (riaprirà martedì) e quelle di Shanghai e Shenzhen, che resteranno chiuse fino al prossimo giovedì 2 febbraio compreso. Hong Kong tornerò a scambiare invece mercoledì.

Complessivamente la seduta (cui mancano all’appello comunque anche le piazze di Taiwan, Singapore e Malaysia) è in tono negativo come confermato dalla perdita intorno allo 0,40% dell’Indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Fa peggio Sydney: l’S&P ASX 200 segna infatti un declino dello 0,91% in chiusura. Le perdite sono sostanzialmente generalizzate ma il settore più colpito sulla piazza australiana è quello finanziario.

Borsa Usa
La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta della settimana poco mossa. Il Dow Jones ha perso lo 0,04%, l’S&P 500 lo 0,09% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,1%.

I dati macro

Giappone. Le vendite retail in Giappone in dicembre segnano il secondo mese consecutivo di progresso dopo una striscia di declino durata otto mesi. Secondo quanto comunicato dal ministero giapponese di Economia, Commercio e Industria, le vendite al dettaglio sono infatti cresciute su base annuale in dicembre dello 0,6% in rallentamento rispetto dell’1,7% di novembre (e dopo il declino dello 0,2% registrato in ottobre) che era anche l’incremento atteso dagli economisti. Su base mensile rettificata stagionalmente, però, la lettura è stata per un declino dell’1,7% dopo il progresso dello 0,2% di novembre (e quello del 2,5% in ottobre) e peggio rispetto al calo dello 0,5% del consensus. La lettura è invece per un declino dello 0,6% nell’intero 2016.

USA. Il Dipartimento del Commercio ha pubblicato la prima stima preliminare del PIL relativo al quarto trimestre 2016, indicando una variazione annualizzata dell’ 1,9% dal +3,5% del terzo trimestre. L’indice dei prezzi al consumo del PIL, che misura il cambiamento di prezzo di tutti i beni e servizi inseriti nel PIL e rappresenta una misura chiave dell’inflazione, è cresciuto del +2,1% t/t (dato annualizzato), superiore alla rilevazione precedente (+1,4%). La spesa per i consumi reali è aumentata nel quarto trimestre del 2,5%, dal +3% del terzo trimestre.

Nel mese di dicembre la domanda di beni durevoli è diminuita dello 0,4% su base mensile il calo del 4,8% rilevato in novembre. L’indice “core” è cresciuto dello 0,5% su base mensile, dal +1% della rilevazione precedente. Gli ordini esclusi i mezzi per la difesa sono cresciuti dell’1,7% su base mensile dopo il decremento del 6,8% precedente.

Gli esperti dell’Università del Michigan e di Reuters hanno rivisto al rialzo la stima preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi del mese di gennaio a 98,5 punti da 98 punti della prima lettura risultando in crescita dai 98,2 punti di dicembre. Le aspettative degli analisti erano fissate su un indice pari a 98,1 punti.

Spagna. Il Pil del quarto trimestre è cresciuto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, risultando in linea con le attese e a quanto rilevato nel trimestre precedente. Rispetto allo stesso periodo del 2015 il Pil è salito del 3% in linea con le attese ma in lieve calo rispetto al +3,2% del terzo trimestre.

Turchia. Secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di statistica di Ankara), l’indice della fiducia sull’economia turca è calato in gennaio a 85,7 punti dagli 89,2 punti di dicembre. Performance condizionata in negativo dall’indebolimento della fiducia nei settori dei servizi, dell’immobiliare, delle costruzioni e del commercio. Cresce invece da 63,4 a 66,9 punti la fiducia dei consumatori.

Olanda. Secondo mese consecutivo di rafforzamento per la fiducia delle imprese manifatturiere in Olanda. Secondo quanto comunicato dal Centraal Bureau voor de Statistiek (Cbs, l’Ufficio centrale di statistica olandese), nel mese in chiusura l’indice della fiducia dei produttori è infatti cresciuto a 6,0 punti dai 4,7 punti di dicembre (3,4 in novembre) ai livelli più elevati dal marzo 2008.

Il calendario di oggi
Lunedì 30 Gennaio 2017

CINA Mercati chiusi per festività;

00:50 GIA Vendite al dettaglio dic;

09:00 SPA PIL trim4 preliminare;

11:00 EUR Indici fiducia gen;

14:00 GER Inflazione preliminare gen;

14:30 USA Redditi e consumi personali dic;

14:30 USA Inflazione PCE dic;

16:00 USA Indice Pending Home Sales (mercato immobiliare residenziale) dic.