Ascoltare una notizia direttamente o sentirla di riporto può equivalere a trovarsi alla luce o al buio

in foto Jerome Powell

Mercoledì Jerome Powell, Presidente della Fed, la Federal Reserve degli USA, a Washington è stato ascoltato dal Congresso. Il fatto riveste particolare importanza perché quell’istituto che emette e regola la circolazione del dollaro nel mondo dipende, peraltro con un legame non stretto, unicamente dal Campidoglio. Powell ha così potuto comunicare anche a quanti, fuori di quell’ edificio, in qualche modo erano interessati come minimo a fiutare notizie sull’ andamento dell’economia e della finanza a stelle e strisce. Il suo è stato un discorso molto simile alla realtà che si accingeva a descrivere. Gli argomenti sono apparsi di dubitabile certezza., Volendo usare un paragone, si sono avvicinati abbastanza alle Sliding Doors che furono anche il titolo di un film di qualche anno fa. Si potrebbe chiamare in causa anche la Sibilla di Cuma, ma non è opportuno proprio perché sono le guerre le intruse che si cerca di tener lontane dalle previsioni economiche e quindi sociali. Descritta a braccia, l’ultima informativa del Presidente Powell ha dato l’idea di quel gioco di società in cui i partecipanti si trovano a dover scegliere tra due opzioni per una serie di alternative di risposte a un quesito. Esse possono far sì che si spalanchino le porte per un risultato o un altro. Si tratta, per quanto è di competenza di quel Banchiere, di porre un termine a quo e stabilire quanto il tasso del dollaro sarà abbassato. Di tutta la sua relazione, solo un aspetto del problema è risultato possibile da credere: il percorso in salita del rendimento del dollaro, arrivato già da un po’ al culmine, almeno nel breve periodo, è destinato a scendere, con tutte le modalità innanzi descritte. Aggiungendo che ciò dovrà accadere prima delle elezioni presidenziali, quindi dell’autunno. Di quanto non è dato sapere, nemmeno di larga massima. Già mettendo ordine tra le notizie appena riportate, gli interessati non avranno potuto tirare un respiro si sollievo. Il loro stare sulle spine, quindi, non è destinato a esaurirsi a breve. Se tale è lo spirito di chi opera aldilà dell’Atlantico, non molto diverso è nella UE. La Presidente Christine Lagarde della BCE, Banca Centrale Europea, in diversi incontri con la stampa, ha ribadito che, anche a voler prescindere dal comportamento della FED, per i vertici della Banca da lei guidata, nella Casa Comune non sono state ancora raggiunte le ultime tappe dell’attuale andamento economico atto a riportare il tasso di inflazione a un valore accettabile. Dovrà avvicinarsi a quello ritenuto quasi all’unanimità fisiologico o strutturale, il 2%. Di conseguenza ieri, nella riunione periodica, i vertici di quella Banca hanno lasciato invariato il tasso dell’euro. Superfluo aggiungere che tale situazione mette in condizione di stand by le economie della maggioranza dei paesi. Senza contare che le guerre in corso stanno avviluppando con i loro tentacoli le relazioni economiche di buona parte del mondo. Si ritorna così al senso stretto delle limitazioni all’attività commerciale, meglio descrivibile come “di scambio”, che tiene legate le popolazioni da interessi economici o finanziari. Come si possa pensare al ripristino di legami del genere, dopo quanto è accaduto negli ultimi giorni nelle vicinanze di Odessa e sul Mar Rosso, merita la stessa attendibilità del risultato di una partita a carte. Intanto si sta avviando alla conclusione il primo trimestre del 2024. Probabilmente è più efficace la descrizione che un quarto di esso sta volando via. In situazioni come quella in cui il mondo si sta trovando adesso, il nemico più pericoloso è il tempo. Proprio “Tempus fugit,” veniva detto nell’antica Roma, per incitare il popolo o parte di esso a non perdere tempo. Significa ancora oggi che, se non si colgono all’epoca giusta alcune occasioni, in prosieguo sarà come minimo più difficile farlo. Sempre ammesso che, all’epoca, potrà essere ancora in condizioni di venir raccontata. Con la differenza che sarà divenuta molto probabilmente più marcata e aggrovigliata.