Artù e Merlino, Fiabe di Primavera all’Orto Botanico di Napoli

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“Artù e Merlino” e’ il titolo del nuovo spettacolo messo in scena da Giovanna Facciolo e presentato da I Teatrini e dall’Universita’ degli Studi Federico II nell’ambito del ciclo Fiabe di Primavera all’Orto Botanico di Napoli. Da sabato 21 maggio (ore 11) il magnifico giardino di Via Foria diventa la foresta di Camelot dove si ambienta la storia leggendaria del mago e del bambino destinato a diventare il grande re Artu’. Proseguono cosi’ gli affascinanti percorsi teatrali proposti dalla piu’ longeva rassegna di spettacoli itineranti per grandi e piccini ispirati ai capolavori della letteratura universale per ragazzi. Lo spettacolo replichera’ tutti i giorni (domeniche escluse) fino al 5 giugno, con le recite programmate per le scuole da La Scena Sensibile (2 al giorno, ore 9.30 e 11, dal lunedi’ al venerdi’). La programmazione, giunta alla sua 20esima edizione, e’ realizzata dall’Associazione I Teatrini e dall’Universita’ degli Studi Federico II con la collaborazione del Mibact, della Regione Campania e del Comune di Napoli. Artu’ e Merlino, due nomi e due figure inseparabili, con cui attraversare l’Orto Botanico partecipando ai segreti del mondo naturale e soprannaturale, cui il giovane Artu’ viene introdotto dal potente Mago, suo maestro e precettore.
Nel cast Adele Amato de Serpis, Monica Costigliola, Alessandro Esposito, Luigi Vuolo, gli elementi scenografici e l’attrezzeria sono di Monica Costigliola, Rosa Rongone e Roberto Vernetti, i costumi di Rosaria Castiglione. “Merlino – sottolinea l’autrice e regista Giovanna Facciolo – e’ un maestro molto speciale, di grande saggezza, ma un po’ pasticcione. Alterna il latino agli incantesimi e ha la caratteristica di essere nato all’estremita’ sbagliata del tempo, cominciando a vivere dalla fine invece che dal principio. Cosi’ non sa mai se gli avvenimenti sono gia’ accaduti o devono ancora accadere, se deve dire fu o sara’. Artu’, e’ un bambino molto speciale, allevato senza madre e senza padre, e’ semplice di cuore e di pensiero, generoso, partecipa ai fatti e ai misteri della vita con lealta’, coraggio e bonta’ naturali. Qualita’ che lo condurranno ad essere prescelto come re da una magica spada infilata nella roccia. Con loro faremo scoperte sospese tra realta’ e sogno, animali parlanti e cavalieri erranti, e streghe professioniste “laureate a Benevento”. Impareremo ad ascoltare gli alberi, ed ogni esperienza apparentemente casuale che Merlino disporra’ quasi sbadatamente per Artu’, sara’ densa di insegnamenti importanti per la vita del ragazzo, di ognuno di noi, per ogni spettatore, grande o piccolo che sia, perche’ la vera magia sta in quella insondabile alchimia di tutti i giorni, in cui un Mago Merlino, insegnante, genitore o adulto che sia, e’ chiamato a condurre un piccolo Artu’ verso la scoperta del valore della propria e altrui vita. A tutti loro, a tutti noi, e’ dedicato questo spettacolo”.