Da oggi il museo civico del Maschio Angioino propone a napoletani e turisti due nuove esposizioni permanenti e una nuova veste tecnologica. Appena entrati, i visitatori, nella sala Carlo V, potranno ammirare 58 sculture della collezione Jerace, donate dagli eredi di Francesco Jerace, e mai esposte tutte insieme in un unico luogo, mentre al terzo piano, la grande sala è interamente dedicata al Novecento con pitture e sculture anche di proprietà del Comune e che erano ‘nascoste’ agli occhi dei cittadini perché negli uffici comunali. A tagliare il nastro per inaugurare il nuovo allestimento del Maschio Angioino, il sindaco di NAPOLI Luigi de Magistris, l’assessore alla Cultura Nino Daniele, la curatrice Isabella Valente e Gerardo Marotta. ”Questa opera – ha detto il sindaco Luigi de Magistris – va nella direzione di una valorizzazione costante degli spazi pubblici della nostra città a cominciare dai nostri gioielli. Å un’opera mai fatta che mette insieme il mondo dell’arte con i collezionisti, il Comune, l’Università segno che le istituzioni cittadine collaborano e sono tutte concentrate per valorizzare e riscattare NAPOLI. Sono esposizioni grandissima qualità, è una mostra eccellente a cui abbiamo contribuito anche noi da Palazzo San Giacomo portando qui per una fruizione collettiva quadri e sculture del patrimonio comunale’‘.
Il nuovo allestimento è frutto della collaborazione tra Assessorato alla Cultura, Distretto Databenc (distretto ad alta tecnologia per i beni culturali) e il Dipartimento di studi umanistici dell’Università Federico II di NAPOLI. Nel dettaglio, i visitatori potranno ammirare la collezione Jerace composta da sculture in marmo, gesso, terracotta che sono rappresentative dell’interno percorso artistico dello scultore d’origine calabrese; mentre l’altra esposizione comprende opere di Vincenzo Gemito, Costantino Barbella, Giuseppe Renda, Saverio Gatto, Giovanni Tizzano; sculture di Pasquale Monaco, Vincenzo Meconio, Ettore Sannino, Carlo De Veroli, Ennio Tomai, mentre sul fronte della pittura i visitatori potranno godere delle opere, solo per citarne alcuni, di Eugenio Viti, Edgardo Curcio, Luigi Crisconio, Vincenzo Ciardo, Emilio Notte e Alberto Chiancone di cui è in mostra una tela donata per l’occasione dal figlio dell’artista.
Il progetto – come spiegato – proseguirà con il riordino e l’ampliamento delle collezioni dell’Ottocento del Museo Civico. Non solo opere d’arte, ma anche una nuova veste tecnologica per il Maschio Angioino grazie all’installazione di sistemi di navigazione innovativi, sviluppati per l’iterazione con schermi televisivi, sarà possibile ‘visitare’ spazi e musei della città di NAPOLI che rivestono particolare importanza dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico. Ulteriore innovazione tecnologica, la possibilità di sperimentare la visita delle opere del museo e dei luoghi del castello attraverso l’utilizzo dei propri smartphone e tablet che sostituiranno le tradizionali audio guide. Il tutto solo scaricando sul proprio supporto l’applicazione OPS (Opere Parlanti Show) scaricabile gratuitamente dagli store Apple e di Google per Ios e Android.