Compositore, regista teatrale ed artista visivo, Roberto Paci Dalò è uno dei personaggi più versatili all’interno del panorama italiano e come pochi altri artisti nostrani è riuscito a costruire, nell’arco di vent’anni, una brillante carriera internazionale. Ha spaziato dal teatro di ricerca, con la compagnia “Giardini Pensili”, alla composizione musicale, ricevendo la stima di artisti di fama internazionale come lo statunitense John Cage, fino alla realizzazione di un nutrito corpus di opere radiofoniche: leitmotiv della sua produzione artistica è, infatti, proprio l’armonica convivenza tra la dimensione uditiva e quella visiva.
Dalla fusione tra la musica corale, quella elettronica e il montaggio di rare immagini di guerra, estratte da pellicole d’epoca, sono nati molti suoi lavori, come 1915 The Armernian Files e Fronti, quest’ultimo vincitore nel 2015 del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana, con i quali ha raccontato, con eleganza ed una forte carica emotiva, alcune tra le pagine più tristi della storia mondiale. Ed è a quest’ eclettico artista che è dedicata la mostra Filmnero che sarà presentata mercoledì 13 aprile e si concluderà il 18 maggio nello spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo Al Blu di Prussia. L’evento, curato da Maria Savarese, racchiude una summa dei film realizzati dal 2000 da Paci Dalò: immagini in bianco e nero, in parte girate dall’artista, in parte estratte da archivi, inframmezzati da una serie di disegni, sequenze disegnate in ordine cronologico alla maniera degli storyboard di hitchcochiana memoria, atti ad offrire una visione complessiva delle performance. In tale occasione verrà presentato, Filmnero-Fotogrammi, lavoro editoriale, pubblicato dalla casa editrice Il filo di Partenope. La mostra antologica sarà preceduta da un incontro-dibattito con l’artista, l’11 aprile, presso il museo Madre, Museo d’Arte contemporanea DonnaRegina; la conferenza sarà l’occasione per scoprire e ripercorrere il percorso personale e professionale intrapreso dall’artista.
