Arte, a Roma la XIII European Registrars Conference

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Roma, 7 nov. (askanews) – La XIII Conferenza Internazionale dei Registrar di Opere d’arte (ERC 2024) si tiene a Roma fino all’8 novembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Con il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC) e grazie al lavoro di Registrarte, Associazione Italiana Registrar di Opere d’arte, la Conferenza, che si svolge ogni due anni in un paese membro dell’Unione Europea, ritorna nella Capitale dopo ventidue anni dalla prima edizione e conta oltre mille adesioni da parte di Registrar e figure professionali del settore provenienti da tutto il mondo.

Il programma pone l’accento su passato, presente e futuro della professione del Registrar, figura indispensabile per la corretta gestione dei beni artistici, fondamentale in un Paese come l’Italia che possiede il 70% del patrimonio culturale mondiale ed è a livello internazionale uno dei più importanti prestatori che esportano temporaneamente opere per mostre in tutto il mondo. In occasione di ERC 2024, l’8 novembre dalle ore 15 alle 17 al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Registrarte organizza una conferenza unica, gratuita e accessibile a tutti (previa registrazione e fino a esaurimento posti), durante la quale la figura museale del Registrar sarà presentata dalle figure professionali che operano nel settore: direttore di museo, curatore, ufficio mostre, architetto, broker assicurativo, trasportatore, restauratore e ufficio stampa. Intervengono, tra gli altri, da remoto e in presenza, Francesca Cappelletti direttrice Galleria Borghese, Luigia Lonardelli curatrice, Rebecca Romere presidente Registrarte, Daniela Sogliani vice-presidente Registrarte, Teresa Emanuele ufficio mostre.

Figura professionale riconosciuta dal Ministero della Cultura con il decreto 1112 del 02/07/2024 della Direzione Generale Organizzazione, all’interno dell’Area funzionari della Famiglia professionale tecnico-specialistica per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, oggi il Registrar opera in gran parte delle istituzioni museali, fondazioni, società che organizzano mostre, gallerie e collezioni private.

Il nome deriva da “to register” e dunque identica “la persona che registra”: nelle prime grandi collezioni americane, erano coloro che inventariavano i manufatti e mantenevano il registro delle opere in entrata e in uscita. Nei musei e nelle collezioni oggi, i Registrar gestiscono le procedure di prestito, e tutta la relativa contrattualistica, di opere in entrata e in uscita per mostre temporanee, allestimenti permanenti e comodati; redigono le relative pratiche ministeriali e i documenti assicurativi, coordinando la movimentazione in e out, tenendo traccia e garantendo la corretta finalizzazione di tutti i passaggi, talvolta anche accompagnando le opere oggetto di prestito durante le fasi di trasporto; collaborano con i conservatori nella conservazione preventiva delle opere in deposito e con i referenti della sicurezza per garantire la salvaguardia dei beni nelle proprie disponibilità. per questo hanno competenze necessarie competenze legali, di logistica, museologia, archivistica e restauro al fine di ottemperare correttamente alle procedure inerenti la circolazione delle opere a livello nazionale e internazionale.

ERC 2024, strutturata in sessioni plenarie e workshops, con spazi e eventi dedicati all’interazione fra i professionisti, vanta un team organizzativo a livello europeo che ha definito i contenuti scientifici che verranno approfonditi dagli interventi dei relatori, gran parte selezionati con una call for papers. Gli interventi affrontano anche importanti temi attuali, quali la sostenibilità e la cooperazione tra istituzioni internazionali, le nuove frontiere della gestione dei prestiti e delle collezioni anche a livello logistico, il Made in Italy, ovvero cosa significa fare il Registrar in Italia oggi, quali sono le specificità delle pratiche operative di tutti quei professionisti del settore, impegnati nell’organizzazione di eventi espositivi e operanti nella logistica dielle opere d’arte.