Arriva in tv “Brennero”, serie thriller diretta dal napoletano Davide Marengo

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(da ufficio stampa)

Una pm originaria di una facoltosa famiglia di lingua tedesca e un ispettore di lingua e cultura italiana con un passato difficile sono costretti a lavorare insieme al caso di un serial killer che si è macchiato di sei omicidi, tutte persone di lingua tedesca, colpevoli (secondo lui) di aver trattato gli italiani come inferiori. Superando le reciproche diffidenze e facendo squadra, Eva Kofler (Elena Radonicich) e Paolo Costa (Matteo Martari) daranno la caccia allo spietato assassino, tornato a colpire dopo anni, riaprendo le ferite e le tensioni culturali che hanno segnato per decenni la città di Bolzano. La frequentazione coatta porterà Eva e Paolo a scoprirsi diversi da quello che pensano, diventando una solidissima coppia investigativa mentre danno la caccia al “Mostro di Bolzano”. Proprio nel tentativo di catturare il Mostro, tre anni prima, Paolo aveva perso non solo la gamba destra, ma anche la sua compagna (e collega) Giovanna. Per lui, quindi, catturare il Mostro è ormai una faccenda personale, la sua vera e propria ossessione. Anche Eva ha un’ossessione, che però non ha niente a che fare con il caso del Mostro: porta il nome di Mathilde, una giovane pittrice a cui è molto affezionata. Nel corso delle indagini i due si troveranno a fare squadra ed affronteranno insieme il pericoloso caso, guarendo dalle loro (all’apparenza) insanabili ferite interiori. E’ la trama della serie tv “Brennero” in onda da oggi, dalle 21.30, in prima visione su Rai 1 e in box set su RaiPlay. Otto episodi per 4 serate, prodotti da Rai Fiction e Cross Production, diretti da Davide Marengo e Giuseppe Bonito. Nel cast anche Richard Sammel, Lavinia Longhi, Luka Zunic, Sinead Thornhill, Giovanni Carta, Paolo Briguglia, Anita Zagaria, Katja Lechthaler e Lia Grieco. “La prima stagione di Brennero vuole raccontare la realtà unica di Bolzano e del Sudtirolo, affrontandola in tutta la sua bellezza e complessità – si legge nelle note di regia -. Il panorama naturalistico mozzafiato è senza dubbio uno dei punti di forza della serie, quasi fosse un personaggio, e abbiamo cercato di restituirne la magia e la spettacolarità, ma la serie vuole anche riportare il particolare quadro socio-culturale che caratterizza questa zona d’Italia. Grazie alle sue due anime infatti, quella di madrelingua tedesca e quella italiana, la città di Bolzano è riuscita a rifiorire risolvendo i conflitti e le frizioni che l’annessione post-bellica aveva inizialmente scatenato. Seguendo le vicende dei nostri due protagonisti, che incarnano i due diversi caratteri italiano (lui) e tedesco (lei), abbiamo raccontato alcune indagini poliziesche, capaci sì di incollare allo schermo lo spettatore con rivelazioni inaspettate e scene d’azione, ma in realtà usandoli come strumenti per far avvicinare i nostri personaggi, facendogli compiere quello che per noi è il percorso più importante: quello di abbandonare ogni pregiudizio nei confronti ‘dell’altro’, riconoscendone il valore e le qualità al di là di qualsiasi stereotipo. Ci auguriamo di aver raggiunto l’obbiettivo con una messa in scena che riesca ad attirare sia il pubblico italiano che quello al di fuori dei nostri confini, grazie ad un ritmo incalzante e ad una fotografia che segue un’estetica elegante e cinematografica. Grande attenzione è stata data alla cura delle location e dei costumi, nella ricerca della più grande attinenza alla realtà, e al contempo volendo sottolineare ancora una volta la differenza e la varietà stilistica e architettonica che si può trovare nel Sudtirolo”.