“Arrabbiati”. “E’ gala per la pace”. Botta e risposta tra console Kiev e Lissner su balletto con russi e ucraini al San Carlo

280
In foto Stéphane Lissner

“Abbiamo una comunità grandissima a Napoli, conta circa 25mila persone. Oltre a questi abbiamo tanti profughi ucraini che avevano parenti di Bucha, Irpin, di altre città distrutte, dove ci sono tanti morti. Tanti ucraini che vivono qui sono molto arrabbiati per questo spettacolo”. Lo ha detto il console ucraino Maksimo Kovalenko, presentando una lettera inviata al sindaco Gaetano Manfredi e alla direzione del teatro San Carlo per chiedere di fermare il balletto in programma questa sera che vedrà sul palco ballerini ucraini e russi. Sulla pagina Facebook del consolato due giorni fa è apparso un post che esortava “prima dell’inizio di questo spettacolo sanguinoso” a esibire “poster e foto di città ucraine distrutte, bambini feriti, donne, nostri nonni” da mostrare “a tutti coloro che vorranno partecipare questo evento”. “Non sappiamo se ci sarà o no una manifestazione questa sera fuori al San Carlo. Noi siamo a Napoli e rispettiamo tutti la legge italiana. Ma – ha spiegato il console – se sarà possibile per i nostri cittadini ucraini che vogliono provvedere a organizzare una manifestazione, allora questa manifestazione ci sarà”. Kovalenko ha comunque affermato che lui questa sera non parteciperà ad eventuali manifestazioni di protesta fuori al San Carlo.

Stephane Lissner, sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli
“Si può capire che ci sia un po’ di reazione: c’è un Paese che ha subito un attacco violento. Il nostro è un Gala per la Pace, come sono stati previsti dappertutto”. Stephane Lissner, sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, oggi torna sulla polemica sollevata nelle ultime ore in merito allo spettacolo che vedrà questa sera esibirsi nel teatro napoletano ballerine e ballerini non solo ucraini e russi, ma anche di altre nazionalità. Oggi gli artisti hanno ricevuto la stampa. I fondi saranno devoluti a popolo ucraino. “Forse la parola pace in questo momento – aggiunge – e si può capire, per un cittadino ucraino, e’ un po’ troppo semplice. E per questo abbiamo dato un titolo più forte all’evento, e cosi’ abbiamo deciso di dire che siamo tutti insieme per l’Ucraina”. “Per me non e’ una polemica, perché la cosa più bella è quello che accadrà tra poche ore su questo palcoscenico – dice sempre Lissner – quando vedremo questi ballerini che vengono da ogni Paese per essere insieme per ballare. Sono artisti che difendono la cultura, il loro mestiere che e’ la danza. Dunque una presenza coraggiosa perché tanti sono venuti anche dalla Russia correndo dei rischi”. Sul palco ci sarà anche Olga Smirnova, una delle più grandi star della danza che ha lasciato il Bolshoi di Mosca.