Via libera del Cipe agli indirizzi operativi per la programmazione dei fondi europei e nazionali destinati alla Strategia per lo sviluppo Le risorse messe a disposizione dalla legge di stabilità per il triennio 2014-2016 sono destinate al finanziamento di azioni in Via libera del Cipe agli indirizzi operativi per la programmazione dei fondi europei e nazionali destinati alla Strategia per lo sviluppo Le risorse messe a disposizione dalla legge di stabilità per il triennio 2014-2016 sono destinate al finanziamento di azioni in 23 aree progetto Migliorare l’accessibilità ai servizi essenziali nei territori interni rurali. Il Comitatointerministeriale per la programmazione economica (Cipe), con delibera numero 9-2015 fa scattare il semaforo verde per gli indirizzi operativi per la programmazione dei fondi europei e nazionali destinati alla Strategia per lo sviluppo delle aree interne. L’obiettivo è finanziare progetti di sviluppo, a valere sui fondi europei Fesr, Fse, Feasr e Feamp, e interventi nei settori della salute, dell’istruzione e della mobilità, a valere su risorse nazionali. Più occupazione La Strategia punta in particolare ad aumentare il benessere della popolazione locale; aumentare la domanda locale di lavoro e l’occupazione; aumentare il grado di utilizzo del capitale territoriale; ridurre i costi sociali della de-antropizzazione; rafforzare i fattori di sviluppo locale. Classi di azioni Per quanto riguarda la classe di azioni relativa a sanità, scuola e mobilità, la strategia prevede la riorganizzazione dei servizi sanitari pubblici, a cominciare dagli ospedali, interventi per migliorare la qualità dell’insegnamento, dell’offerta scolastica e delle dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, il potenziamento dell’offerta di mobilità, nel rispetto della sostenibilità ambientale. Progetti di sviluppo locali La seconda classe di azioni comprende i Progetti di sviluppo locale finanziati dai fondi Ue, che possono riguardare gli ambiti: tutela del territorio, valorizzazione delle risorse naturali e culturali e turismo sostenibile, sistemi agro-alimentari e sviluppo locale, risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile, saper fare e artigianato. Risorse Le risorse messe a disposizione dalla legge di stabilità 2014 per il triennio 2014-2016 ammontano a 90 milioni di euro e sono destinate al finanziamento di interventi pilota in 23 aree progetto. In particolare, ciascuna delle 23 aree progetto riceverà 3,74 milioni di euro, per un totale di 86,02 milioni di euro, mentre 3,98 milioni di euro saranno destinati alle attività di assistenza tecnica e rafforzamento amministrativo. Governance per le aree interne Gli indirizzi operativi prevedono la costituzione di un Comitato tecnico aree interne, coordinato dal Dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del Consiglio dei ministri, responsabile sia della selezione delle aree e delle relative strategie che della verifica del rispetto dei cronoprogrammi. Gli Accordi di programma quadro (Apq) per l’attuazione della strategia per la prima area progetto di ciascuna Regione o Provincia autonoma dovranno essere sottoscritti entro il 30 settembre 2015. Per ciascuna area progetto l’Accordo dovrà indicare gli interventi da attuare, i soggetti attuatori, le fonti finanziarie a copertura degli interventi, i cronoprogrammi di realizzazione, i risultati attesi e i relativi indicatori, le sanzioni per il mancato rispetto dei cronoprogrammi, la strategia dell’area progetto. Per quanto riguarda le attività di assistenza tecnica e di rafforzamento amministrativo, mentre il Dipartimento per le politiche di coesione si occuperà della selezione delle aree e delle relative strategie, l’amministrazione di riferimento per l’attuazione e la gestione degli Accordi di programma quadro è l’Agenzia per la coesione territoriale. Assegnazione dei finanziamenti Le risorse saranno assegnate dal ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle richieste trasmesse dall’Agenzia per la coesione territoriale a seguito della presentazione delle istanze da parte delle amministrazioni capofila degli interventi. A stabilire obiettivi ed entità delle risorse da destinare alle aree interne, a valere sui Por (Programmi operativi regionali) e sui Psr (Programmi di sviluppo rurale), sono le Regioni, mentre i Comuni, in forma aggregata, rappresentano l’unità di base del processo di decisione politica sui progetti di sviluppo. Gestione e controllo Spetta alle singole amministrazioni titolari dei progetti, infine, assicurare l’attivazione di sistemi di gestione, controllo e sanzione per garantire il corretto utilizzo dei finanziamenti assegnati e per prevenire e rimuovere eventuali casi di abusi e irregolarità.
Risorse complessive 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 Distribuzione 3,74 milioni di euro per ciascuna delle 23 aree progetto 3,98 milioni di euro per le attività di assistenza tecnica e rafforzamento amministrativo Classi di azioni Sanità, scuola e mobilità Progetti di sviluppo locali Obiettivi Aumentare il benessere della popolazione locale Aumentare la domanda locale di lavoro e l’occupazione Aumentare il grado di utilizzo del capitale territoriale Ridurre i costi sociali della de-antropizzazione Rafforzare i fattori di sviluppo locale Scadenza Sottoscrizione Accordi di programma quadro (Apq) Entro il 30 settembre 2015