Archivio storico Enel, Bini (Federico II): Rimanga a Napoli, aperto agli studenti

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“Sono una Professoressa associata di Storia contemporanea presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Napoli Federico II. Il mio lavoro di ricerca verte sulla storia delle politiche energetiche italiane nel secondo dopoguerra, tema al quale ho dedicato monografie, volumi collettanei e numerosi articoli. Faccio altresì parte della rete RIStorAMI (Rete internazionale per la storia, gli archivi e i musei d’impresa nel Mezzogiorno), in qualità di referente del Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Napoli Federico II. L’archivio storico dell’Enel rappresenta per noi storici una risorsa fondamentale, non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale e internazionale”. Esordisce così Elisabetta Bini, associata di Storia contemporanea della Federico II, nella missiva inviata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al Consigliere del Ministro della Cultura, Luciano Schifone, alla Direzione Generale Archivi, al Presidente della Regione Campania, al Sindaco di Napoli, all’Ad e Dg di Enel SpA Flavio Cattaneo e
al presidente dell’Enel Paolo Scaroni.

“Negli ultimi anni, grazie alla guida esperta del Dottor Paolo De Luce, ho ripetutamente consultato l’Archivio storico dell’Enel per le mie ricerche sulla politica nucleare italiana – prosegue la professoressa -, tema su cui sto scrivendo una monografia. Inoltre, ho assegnato numerose tesi di laurea magistrale su temi di storia dell’energia, che si sono basate su materiale conservato presso l’Archivio storico dell’Enel. Al momento, due dei miei laureandi nel Corso di laurea magistrale in scienze storiche stanno lavorando a tesi di laurea per le quali la consultazione dell’Archivio storico dell’Enel è fondamentale. La continua accessibilità dell’Archivio storico dell’Enel presso la Mostra d’Oltremare è particolarmente importante in questo momento. Assieme a due colleghi dell’Università di Torino e dell’Università Statale di Milano, sono infatti risultata vincitrice di un PRIN (Progetto di Rilevante Interesse Nazionale) dal titolo Nuclear deindustrialization: human capita, business restructuring, and environmental change in Italy (1971-1999). A partire dal mese di settembre, avvieremo la procedura per assumere sei assegnisti di ricerca, che per i prossimi due anni avranno il compito di consultare vari
archivi nazionali. Tra questi l’Archivio storico dell’Enel occupa un posto centrale, essendo le nostre ricerche incentrate sulla storia delle centrali nucleari tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento. In particolare, l’unità di ricerca dell’Università di Napoli Federico II, da me coordinata, si occuperà di studiare la storia della centrale nucleare del Garigliano, le cui carte sono conservate presso l’Archivio storico dell’Enel”.

Di qui la professoressa Bin conclude: “Vi scrivo perciò per esprimere tutta la mia preoccupazione per il possibile trasferimento – e dunque la chiusura temporanea – dell’Archivio storico dell’Enel dalla Mostra d’Oltremare a Pastorano. In questo momento è particolarmente importante che l’archivio rimanga aperto, affinché possa essere accessibile al nostro gruppo di ricerca, agli studenti dell’Università di Napoli Federico II, così come all’intera comunità di studiosi, in Italia e all’estero”.