Archivio di Stato di Napoli: grazie al Pnrr restaurati gli storici giardini. Restituito un gioiello verde alla città

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Nel cuore del centro storico di Napoli, i giardini storici del complesso dei SS. Severino e Sossio tornano a splendere grazie a un ambizioso progetto di recupero finanziato dai fondi del Pnrr. L’iniziativa, che sarà presentata il 21 ottobre 2024 alle 10:30 nella suggestiva Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli, rappresenta il completamento del restauro architettonico già avviato negli anni precedenti dalla Regione Campania con fondi europei, all’interno del progetto “Centro Antico di Napoli: valorizzazione del sito Unesco”. Questi giardini, veri polmoni verdi della città, sono stati riportati alla loro antica gloria seguendo i canoni della tradizione benedettina. È stato reintrodotto l’orto dei semplici dove i monaci coltivavano le piante officinali che usavano per i medicamenti, l’agrumeto, già presente in una planimetria di metà ‘800 e giardini naturali. Essenziale per l’identità culturale del complesso, la componente vegetale è stata scelta nel rispetto di tre valori principali: estetico, ecologico e storico.

L’intervento
Tra i protagonisti del restauro, un monumentale Platanus orientalis ha ricevuto un piano di gestione che ha incluso la sostituzione del vecchio impianto di irrigazione con un moderno impianto di subirrigazione, rispettoso delle esigenze idriche del Platano e la cura del tappeto erboso. Nel Chiostro del Noviziato, sono stati restaurati cordoli e pavimentazioni con l’aggiunta di un sottobosco di Convallaria. Il Chiostro di Marmo, rispettando la tradizione benedettina, ha visto una riprogettazione completa della componente vegetale, integrata con il restauro architettonico, per creare uno spazio di incontro e lavoro per la cittadinanza. Il Giardino dei Monaci, un tempo caratterizzato da un agrumeto quasi scomparso, è stato riprogettato e arricchito con nuove piante, restituendo alla comunità uno spazio aperto per attività ludico-educative. Le operazioni hanno incluso l’eliminazione della vegetazione incoerente, la rivitalizzazione del terreno e l’introduzione di nuove specie vegetali provenienti da oltre 20 vivai italiani, creando un ambiente ospitale non solo per la flora, ma anche per la fauna locale.

Questo progetto restituisce alla città di Napoli un bene fondamentale del suo patrimonio culturale”, dichiara il Direttore generale Tarasco. “La rinascita simbolica dei giardini storici dell’Archivio di Stato rende omaggio al legame indissolubile tra memoria, territorio e comunità. Questo risultato rappresenta un esempio straordinario di sviluppo degli Istituti archivistici come poli culturali aperti alla cittadinanza, e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a renderlo possibile”. Finanziato dall’Unione Europea tramite il programma NextGenerationEU, questo progetto beneficia del supporto dell’associazione “EroiNormali”, un incubatore di pensiero civico e iniziative di pubblica utilità. L’associazione ha collaborato con l’Archivio di Stato di Napoli, offrendo le competenze dei suoi membri per la gestione del programma di lavoro. Questo intervento costituisce un chiaro esempio di valorizzazione del patrimonio storico e culturale, nonché di promozione dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione degli spazi storici.