Open House, tre giorni di visite guidate ai tesori della Napoli pubblica e di quella privata

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foto di Sergio Galano

Torna il Festival dell’Architettura che in tre giorni di visite guidate gratuite porterà i cittadini alla scoperta dell’immenso patrimonio architettonico, artistico e urbanistico della città, raccontato grazie all’impegno e la passione di 400 volontari. Oltre 150 appuntamenti in programma tra percorsi urbani, siti istituzionali, palazzi storici, studi professionali, case private, cantieri, talk, laboratori kids, mostre ed eventi

Nel weekend dal 18 al 20 ottobre, il Festival dell’Architettura Open House Napoli riaprirà le porte della città al pubblico, con visite e tour gratuiti a spazi pubblici e privati, spesso non accessibili, di straordinario rilievo architettonico, urbanistico e artistico. Oltre 150 gli appuntamenti in programma tra percorsi, siti e palazzi storici, studi professionali, case private, cantieri, anche talk e laboratori per bambini, per scoprire una città policentrica, inedita e sempre sorprendente.

Open House Napoli, giunto alla sua VI edizione, si attesta oggi tra gli eventi più attesi dell’anno: 400 volontari – tra architetti, docenti, studenti, artisti, progettisti e semplici appassionati – accompagneranno con entusiasmo i cittadini in un viaggio dentro le architetture denso di luoghi e, soprattutto, di nuove suggestioni che attraverserà tutte le municipalità, dal centro alla periferia. Un racconto vivo del passato, presente e futuro della città che, grazie all’esperienza diretta nei suoi edifici, intende promuovere una conoscenza diffusa dell’architettura e alimentare un senso di appartenenza incoraggiando i cittadini a reclamare un ruolo centrale nella sua progettazione, nel suo sviluppo e nella sua cura.

Le novità
Come ogni anno, sono numerose le novità che questa edizione presenta al pubblico tra edifici inediti e interi quartieri da esplorare. Luoghi in divenire che guardano anche allo sviluppo del territorio, come lo Spazio Obù della Fondazione Terzoluogo nel Borgo Sant’Antonio: un progetto virtuoso di rigenerazione urbana e sociale nei 4.000 mq dell’ex Convento di Sant’Anna a Capuana – attualmente cantiere – per la realizzazione di spazi educativi, culturali e di aggregazione per i bambini e le famiglie del quartiere.

Eccellenze scientifiche in mostra nella Palazzina Uffici dell’Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibile (Stems) del Cnr a Fuorigrotta, nella storica sede dell’Istituto Motori firmata dal decano degli architetti napoletani Massimo Pica Ciamarra. Con un salto nel presente della progettazione, si racconteranno anche gli “interni” della città e le residenze private accompagnati – tra spazi storici recuperati, design moderno, arte e tecnologia – dai loro stessi autori: Giuseppe Albanese, Laura Palazzo, Antonio Di Maro, Valentina Solano e Studio Signò, Pasquale Raffa di PRA Architettura e Marco Acri di Fadd Architects.
Con il ritorno della Sezione San Tommaso d’Aquino dell’iconica Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale ai Colli Aminei, entra in programma anche la sezione San Luigi nella sua rinnovata sede sulla collina di Posillipo.
Trovano spazio anche i luoghi istituzionali e rappresentativi della città, dal razionalismo monumentale, gli arredi d’epoca e le opere d’arte del Palazzo della Provincia – Città Metropolitana di Napoli nel cuore del Rione – che sarà raccontato anche nel percorso Rione Carità, il primo centro direzionale – alla nuova sede dell’Acen – Associazione Costruttori Edili della Provincia di Napoli nell’antico Palazzo Ruffo della Scaletta a Riviera di Chiaia.
Novità tra i luoghi di culto con la chiesa di Sant’Andrea delle Dame, piccolo e speso inaccessibile gioiello barocco sulla sommità della collinetta di Caponapoli, e il Complesso dei Cinesi, l’istituto di educazione religiosa fondato nel XVII secolo tra Capodimonte e il rione Sanità. Immancabile il tradizionale focus sulla mobilità. Dopo averne illustrato in passato la costruzione, è il momento di raccontare le nuovissime stazioni della Metro Linea 6 Chiaia-Monte Di Dio, San Pasquale e Arco Mirelli in collaborazione con ANM che, in aggiunta agli ormai storici tour, proporrà visite anche all’Ascensore di Monte Echia e all’impianto della Funicolare di Mergellina. Oltre a far toccare con mano i progressi dei cantieri già mostrati nelle scorse edizioni, EAV condurrà all’interno delle future stazioni Capodichino-Di Vittorio e Pozzuoli, in aggiunta al rinnovato snodo di Porta Nolana.
Un racconto policentrico quello di Ohn, che spazia anche nelle aree a nord, est e ovest della città: torna il percorso Scampia, un telaio di Storie a cura di MOSS Ecomuseo Diffuso Scampia per promuovere il patrimonio immateriale del quartiere, mentre a est il racconto del territorio passerà dal percorso Passeggiata a Barra alla scoperta dei suoi tesori artistici e architettonici, e dalla visita Cantiere d’Arte – Tour al Bipiani di Ponticelli per conoscere il progetto di sperimentazione abitativa, ecologica e culturale promosso dal Comune di Napoli. Sguardo rivolto anche a ovest, con il percorso Le Case Operaie dell’INA-Casa, un’esplorazione di luoghi emblematici della storia e dello sviluppo urbanistico e sociale della periferia occidentale.
Sempre più ampio e variegato è il capitolo dei Percorsi, con oltre 20 passeggiate d’autore per rivolgere uno sguardo nuovo alla città passando dal Centro Direzionale ai Casali di Posillipo, dall’architettura Liberty al Vomero al Rione Carità e a Chiaia, o scoprendo scorci inediti con il trekking al Borgo e al Vallone San Rocco.

Il programma kids
Numerose anche le conferme e i graditi ritorni tra i luoghi più amati dai visitatori, come l’enigmatica Casa del Portuale di Aldo Loris Rossi, il monumentale Palazzo della Borsa sede della Camera di Commercio di Napoli, la storica scuola militare della Nunziatella, il palazzo della Banca d’Italia di Marcello Canino e Arnaldo Foschini, la neoclassica Villa Doria d’Angri in stile palladiano a Posillipo e gli l’hotel NH Napoli Panorama, ospitato nel grattacielo di Stefania Filo Speziale, e il De Bonart Naples – Curio Collection by Hilton con le sue prestigiose opere d’arte e il design moderno e raffinato. Ancora, le visite fuori città al Comprensorio Olivetti, conclamato capolavoro di Luigi Cosenza, alla sede del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Luigi Vanvitelli nell’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum ad Aversa e al Complesso Monumentale del Belvedere di S. Leucio (Caserta).
Ma Open House Napoli è anche a misura di bambine e bambini con agli appuntamenti di Ohn Kids, la sezione a loro dedicata con attività realizzate da alcune delle più attive associazioni e realtà napoletane. Esperimenti artistici e laboratori di costruzioni, esplorazioni dell’architettura e del verde urbano, viaggi nella storia e tra i giocattoli: giochi e spettacoli ospitati in diversi luoghi del festival per dare sfogo alla creatività, imparando a conoscere la città. E anche a diventare i cittadini di domani, con il laboratorio ludico di Amnesty International che al Real Albergo dei Poveri condurrà i piccoli “esploratori” alla scoperta dei diritti, di come tutelarli e come promuoverli.
Non mancheranno gli eventi, con mostre, performance e “conversazioni” tematiche ad arricchire ulteriormente di contenuti il festival.

Ohn talks
Altra importante novità è il format Ohn talks, che venerdì 18 ottobre al Real Albergo dei Poveri – anche per quest’anno luogo centrale per la programmazione Ohn – inaugura il festival con un’intera giornata di tavole rotonde e confronti sulle diverse forme della città, di momenti culturali e storie di architettura. In programma gli incontri “Rigenerando: progetti per trasformare l’esistente – Confronto su Real Albergo dei Poveri, Fondazione Terzoluogo e Mercato Ittico” e “Costruire la cultura dell’inclusività”; ancora la lectio del Prof. Alessandro Castagnaro “Il secolo di Renato De Fusco” e il focus “Il Real Albergo dei Poveri nell’utopia di Renato Dalisi”, oltre alla mostra “Fotografare l’Architettura: il Rione Carità” del fotografo Mario Ferrara e il talk “Mario Coppola incontra Massimo Pica Ciamarra – un dialogo sull’architettura”.

 La culura dell’inclusività
Un’attenzione particolare è rivolta in questa edizione ai temi dell’accessibilità e dell’inclusività ai quali, grazie alla collaborazione con Capability Festival, rassegna sulla disabilità a cura dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, OHN dedica un’intera sezione di visite guidate rivolte in particolare alle persone con disabilità ma aperte a tutto il pubblico per promuovere l’idea di una città senza più barriere. Le visite saranno realizzate grazie all’adesione di numerosi musei e siti culturali: DaDoM Museo Darwin-Dohrn, Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento di Napoli, Certosa e Museo di San Martino, Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Mann, Pio Monte della Misericordia, Museo Diocesano di Napoli, Galleria Borbonica, Fondazione Idis-Città della Scienza, Villa Floridiana, Maschio Angioino, Istituto Regionale Paolo Colosimo, Polo delle Arti Caselli Palizzi – Sede Caselli della Real Fabbrica di Capodimonte, Fondazione “Circolo Artistico Politecnico” Ets-Musap.  

La mostra della graphic designer Helga Aversa
L’illustratrice e graphic designer Helga Aversa è l’autrice dell’immagine di campagna di Open House Napoli 2024. Milanese per lavoro ma napoletana per natali e anima, per costruire il racconto del festival e del suo territorio Aversa si è lasciata guidare dall’intreccio di forme e colori di Napoli: “Il mio legame con la città e i suoi luoghi è forte e spesso ne ho ritratto degli scorci, ma in questo caso la scelta è venuta naturale: un collage che racchiude in sé le sue molteplici sfaccettature”. L’opera “Strati di Napoli” riporta uno e mille punti di vista differenti in una visione d’insieme, materica e porosa: “Esplorando l’identità stratificata di Napoli ha preso forma un viaggio che origina dalla città sotterranea, si nutre del profondo rapporto con il mare e si districa tra le differenti architetture ed epoche fino al presente delle nuove metropolitane, in uno spazio ideale in cui ogni elemento si sovrappone all’altro in un continuo dialogo”. Specializzata in illustrazione al MiMaster di Milano, Aversa ha una grande passione per la carta e i materiali: i suoi lavori spesso rappresentano i luoghi che ha visitato e in cui ha vissuto realizzati con in collage, “dipinti con le forbici” come li definiva Henri Matisse. Seppur lontana, Napoli resta sempre per lei una fonte inesauribile d’ispirazione.
Illustrazioni e collage originali di Aversa saranno esposti nella mostra personale “Strati di Napoli” il 18, 19 e 20 ottobre al Real Albergo dei Poveri.

foto di Sergio Galano

Le dichiarazioni
Stefano Fedele e Alessandra Thomas – Direttori di Open House Napoli: “Questa è un’edizione particolarmente ricca che prende forza dai molti nuovi spazi aperti quanto dai momenti di riflessione collettiva, ma soprattuto porta finalmente al suo interno il grande tema dell’accesso universale al patrimonio culturale ed architettonico. Tutto ciò è possibile grazie alla sinergia e all’entusiasmo di una rete straordinaria e trasversale di persone e soggetti che è al lavoro tutto l’anno e alla fantastica squadra di 400 appassionati volontari che rendono questa tre giorni una celebrazione condivisa e partecipata dell’architettura napoletana.”

Luca Fella Trapanese – Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli: “Sono molto felice della collaborazione con il festival Open House Napoli. Le visite guidate organizzate per il nostro festival sulla disabilità, le considero una “prova generale” di come i siti culturali dovrebbero essere accessibili a vario titolo per tutti. Un programma molto fitto che attraverserà in lungo e in largo la città tra i suoi musei e istituti culturali, che con coraggio hanno voluto partecipare offrendo gratuità anche per gli accompagnatori, strutturando percorsi ad hoc o collaudando quelli già in essere nelle strutture museali. La collaborazione con Open House Napoli è altresì fondamentale per una comunicazione positiva della disabilità che abitualmente viene affrontata solo come un problema sanitario”.

Open House Napoli in pillole
 Il network globale
Open House Napoli è parte di Open House Worldwide, festival globale dell’architettura fondato a Londra nel 1992 e presente oggi in 58 città dei 5 continenti – Roma, Milano e Torino le altre italiane – per stimolare i cittadini alla conoscenza del proprio contesto urbano, delle istanze dei loro territori e al dialogo sul futuro delle città al fianco di istituzioni e architetti www.openhouseworldwide.org
Dal 2021 Open House Napoli è parte di Open House Italia la rete nazionale che comprende oltre a Napoli le città di Roma, Milano e Torino www.openhouseitalia.org

I numeri delle prime cinque edizioni:
• 84.000+ visite guidate gratuite
• 1.700 i volontari coinvolti
• 560 edifici, percorsi ed eventi in programma
• 8.800+ follower Facebook
• 7.700+ follower Instagram.

Sergio Galano