Archeologia, missione in Gran Chago. Così rinasce la preistoria

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Ricostruire la preistoria del Gran Chaco paraguayano e valorizzare, grazie a tecnologie e competenze italiane, il patrimonio archeologico di un popolo millenario. Diagnostica, indagini geofisiche, rilievi con drone, ricostruzioni di realtà virtuale: i modelli di ricerca integrata sperimentati dall’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (Itabc) del Cnr nel corso della recente missione nel sito di Karcha Balut saranno presentati nel corso dell’incontro “L’Itabc e l’Archeologia del Paraguay” in programma a Napoli lunedì 9 novembre alle 15.00 presso la Sala Conferenze di Eccellenze Campane (via Brin 69). A discutere dei primi risultati della missione italo- paraguayana saranno il presidente del Cnr Luigi Nicolais, il ministro della Cultura del Paraguay Mabel Causarano, l’ambasciatore d’Italia in Paraguay Antonella Cavallari, l’ambasciatore Gherardo La Francesca, Ettore Janulardo, responsabile delle missioni archeologiche del Ministero degli Affari Esteri, Maria Rosaria Belgiorno e Daniele Ferdani dell’Itabc, Antonella Minelli, ricercatrice dell’Università del Molise, Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University e Paolo Mauriello, direttore dell’Itabc. “La missione – spiega Mauriello – ha rappresentato solo l’avvio di un programma che, partendo dall’analisi di un contesto archeologico, mira ad affrontare la ricerca con un approccio integrato che va dalla diagnostica alla fruizione avanzata, dai rilievi col drone a ricostruzioni di realtà virtuale”. E proprio allo sviluppo di questi innovativi strumenti di ricerca è impegnata la sede napoletana dell’Itabc, distaccata presso il Distretto ad Alta Tecnologia per le Costruzioni Sostenibili “Stress”. “Declinare le attività del nostro Istituto in modo sempre più marcato sull’utilizzo di metodologie e tecnologie innovative, rappresenta l’essenza della costituzione della nostra sede di Napoli. Di qui – continua Mauriello – la scelta di presentare i primi risultati della missione nel capoluogo campano, un centro che si configura come catalizzatore di ricerche innovative per il trasferimento in missioni all’estero”. ll Paraguay rappresenta nel mondo una delle realtà culturali più affascinanti dal punto di vista etnologico, potendo contare su ben 20 diverse etnie raggruppate in 5 gruppi linguistici tra loro del tutto differenti. “È importante – afferma ministro per la Cultura del Paraguay Mabel Causarano – riscoprire e valorizzare questo patrimonio che appartiene al Paraguay e alla intera umanità. Il progetto archeologico intrapreso dall’Itabc fornisce un contributo assai importante in questo contesto perché pone le premesse per una maggiore conoscenza di popolazioni e culture che gli scavi e le indagini archeologiche stanno dimostrando essere più antiche di quanto finora si sapesse”. I risultati ottenuti hanno confermato la ricchezza culturale etnoarcheologica del Gran Chaco e di identificare le più antiche testimonianze umane con contesti sepolcrali e aree di lavorazione di manufatti del periodo preispanico