Risale al periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) l’urbanizzazione nell’area dei Praedia di Iulia Felix, l’enigmatico complesso situato a breve distanza dall’anfiteatro di Pompei che da alcuni anni è oggetto delle ricerche degli archeologi dell’Università di Pisa e della Scuola Imt Alti Studi di Lucca. “Tracce di una più antica lottizzazione dell’area – rivela l’ateneo pisano – sono emerse durante la terza campagna di scavo che si è conclusa pochi giorni fa e che ha permesso di chiarire quanto emerso nel corso delle ricerche degli anni precedenti, ma ha anche aperto inattesi scenari e nuove prospettive per lo studio di questo settore di Pompei”.
I Praedia di Iulia Felix sono composti da un’abitazione privata (domus), un giardino con fontane e giochi d’acqua, un impianto termale, ampi locali per il ristoro e l’alimentazione, e un vasto parco. “Le indagini più recenti suggeriscono agli studiosi ipotesi finora inesplorate per la lettura del complesso – spiegano i coordinatori dello scavo, Anna Anguissola, docente dell’Università di Pisa, e Riccardo Olivito, ricercatore dell’Imt di Lucca – perché nella zona settentrionale del parco si è ritrovata traccia di una più antica lottizzazione dell’area, certamente databile al periodo ellenistico, che conferma l’ipotesi di un più articolato assetto urbano precedente ai Praedia. E il recupero di un cospicuo nucleo di materiali di età arcaica e classica dalla chiara connotazione votiva e rituale impone anche una rinnovata riflessione relativa ai luoghi del culto nelle fasi più antiche di Pompei”.
I saggi effettuati hanno fatto scoprire un esteso pavimento in cocciopesto e intricate ma funzionali opere di canalizzazione, realizzate in epoche diverse.