Archeologia e impresa:
asse Campania-Francia

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A cura di Bruno Russo Le opportunità per gli imprenditori campani nel campo del recupero di aree archeologiche di pregio, sono state al centro della visita A cura di Bruno Russo Le opportunità per gli imprenditori campani nel campo del recupero di aree archeologiche di pregio, sono state al centro della visita del Console Generale di Francia per il Sud Italia Christian Thimonier nel sito degli scavi di Oplonti a Torre Annunziata, “città di rara bellezza – ha affermato il Console – legata alla Francia tramite Gioacchino Murat”. Thimonier l’ha definita “Joachinapolis” proprio per sottolinearne il forte legame con l’ex re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte, di cui quest’anno ricorre il bicentenario. Il Console è stato accolto (assieme allo scrittore e giornalista Gian Antonio Stella e a Philip T. Reeker Console Generale degli Stati Uniti a Milano) dall’assessore Antonio Irlando, il quale ha sottolineato il valore dell’intervento di recupero: “Qualcosa sta finalmente cambiando. Stiamo provando a ridare fiducia ai cittadini. Questa visita a Oplonti è stata anche l’occasione per presentare i nostri prodotti agroalimentari, come il gustoso pane di Torre. E’ un riconoscimento importante sia per il patrimonio culturale che per l’enogastronomia della zona, fattori di sviluppo del territorio e delle sue imprese”. Thimonier ha ricordato i rapporti tra Italia e Francia in ambito archeologico, auspicando nuova collabvorazioni:”La Francia – ha detto – è presente a Cuma e Pompei con il Centro Archeologico Jean Berard. I ricercatori francesi conducono studi sull’artigianato e sulle tecniche costruttive dei Romani. Sono pronti a cooperare ai progetti di valorizzazione ideati dal nuovo soprintendente M.Massimo Osanna”. Il Console Thomonier ha assistito alla proiezione in 3D della Villa di Diomede a Pompei. Archeologi e informatici sono uniti per restituirla alla luce, essendo anche uno dei primissimi monumenti ritrovati a Pompei (tra il 1771 e il 1775). E’ stata creata una Summer School con specialisti di archeologia, storia dell’arte e informatica, appartenenti a vari istituti di ricerca francesi e italiani. “Siamo desiderosi di cooperare in questo campo ove esistono programmi e fondi europei – ha aggiunto Thimonier -. Ora, dopo la doppia visita a Torre, il Consolato di Francia è deciso a dare una nuova accelerazione al recupero e a tal fine, per l’8 giugno, in collaborazione con il centro archeologico Jean Berard, ha organizzato un convegno sulla famiglia Murat e sul’archeologia del Sud al centro Grenoble di Napoli in Via Crispi.”