Archeologia, 100 anni fa la scoperta della tomba di Tutankhamon tra storia e leggenda

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Sono passati cento anni dall’incredibile scoperta in Egitto della tomba quasi intatta di Tutankhamon, il “faraone bambino”, appartenente alla XVIII dinastia. Il rivelamento del primo dei sedici gradini di accesso alla tomba vera e propria risale al 4 novembre 1922 e fu opera di una missione finanziata da George Herbert, V conte di Carnarvon, capeggiata dall’archeologo britannico Howard Carter.

La scoperta ricevette al tempo una copertura mediatica mondiale, suscitando un rinnovato interesse pubblico per l’Antico Egitto, per il quale la maschera funeraria di Tutankhamon, conservata oggi nel Museo Egizio del Cairo, rimane il simbolo più popolare.

Una notizia che si trasformò presto in leggenda. A seguito della morte di Lord Carnarvon, che fu stroncato dalla polmonite al Cairo il 5 aprile del 1923, prima ancora di poter vedere il sarcofago e la maschera d’oro di Tutankhamon (dischiusi solo più tardi), alcuni giornali scrissero di una maledizione che colpiva chi disturbava la mummia. Era ovviamente una fake news, confermata successivamente dal fatto che tutti coloro che vennero a contatto con la mummia vissero a lungo e in buona salute, eppure tanto bastò quella per alimentare un mito ancora oggi celebrato in film e programmi tv.

La tomba si dimostrò essere la più piccola della Valle dei Re, ma anche la più ricca di corredo funebre. I suoi reperti negli anni hanno compiuto il giro del mondo.

Anche Torino ricorda l’anniversario con un’istallazione video al Museo Egizio che ci trasporta nella tomba di Tutankhamon al tempo di quella sensazionale scoperta stravolgendo completamente la prospettiva e restituendoci il punto di vista del faraone. L’opera “I Prayed For The Resin Not To Melt”, dell’artista egiziana Sara Sallam, visitabile fino a fine gennaio, fa parte di una mostra a ingresso gratuito. Si tratta di “una critica all’archeologia, all’egittologia, alle collezioni museali. Ci fa ragionare sul fatto che questo è un sepolcro, il luogo del riposo eterno di Tutankhamon. Noi lo abbiamo portato alla luce, il corpo è stato sbendato, sottoposto ad analisi. Abbiamo interrotto il riposo eterno”, spiega il direttore del Museo Egizio, Christian Greco.

La mostra comprende anche altri due progetti di Sarah Sallam: A Tourist Handbook for Egypt Outside of Egypt, una guida turistica per le vie di Parigi che commemorano i luoghi e le battaglie della spedizione napoleonica in Egitto per cercare di proporre una narrazione storica alternativa a quella dominante occidentale e Home Outside of Home, una serie di stampe in cui oggetti antichi decontestualizzati in città europee esprimono tutta la loro nostalgia per i luoghi di origine.