Apprendistato Scuola-Lavoro, al via nuovo programma: coinvolto istituto di Salerno

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Al via un nuovo programma di apprendistato scuola-lavoro per l’anno scolastico 2016/17, messo a punto dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali ed Enel. Il programma di apprendimento basato sul lavoro è rivolto a studenti del quarto e quinto anno degli Istituti tecnici industriali ad indirizzo tecnologico di sette regioni. Gli istituti tecnici interessati al programma sono: il “Buccari-Marconi” di Cagliari, l’ “E.Scalfaro” di Catanzaro, il “Galilei Sani” di Latina, il “G.Giorgi” di Milano, il “Vittorio Emanuele III” di Palermo, il “J.F.Kennedy” di Pordenone, il “B.Focaccia” di Salerno. Centoquaranta studenti verranno assunti dal gruppo Enel con un contratto di apprendistato di primo livello che verrà attivato in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico 2016/2017. Al termine del quinto anno, con la conclusione del percorso scolastico e il conseguimento del diploma, tenuto conto della valutazione di merito del percorso effettuato in azienda, è prevista una seconda fase di apprendistato professionalizzante di un anno. La durata del periodo complessivo di apprendistato sarà di 36 mesi. 

Durante l’anno scolastico gli apprendisti trascorreranno un giorno a settimana in azienda, svolgendo un programma formativo incentrato prevalentemente sul laboratorio e sulle competenze specifiche richieste. Durante il periodo estivo gli apprendisti saranno presenti in azienda full time per sperimentarsi direttamente sul lavoro con il Training on the job affiancando le squadre operative e applicando concretamente le nozioni apprese durante l’anno scolastico, nel rispetto delle competenze acquisite in materia di safety. 

Primo esperimento nel 2014
Nel 2014 era partita la prima sperimentazione dell’apprendistato scuola lavoro in Enel con altri sette istituti tecnici ( “A. Avogadro” – Torino, ” G. Marconi”- Piacenza, ” A Pacinotti”- Mestre, “A.Meucci”- Firenze, “G. Marconi” – Civitavecchia, “Fermi-Gadda”- Napoli, “Giorgi” – Brindisi); i ragazzi coinvolti hanno superato da poco con buoni risultati l’esame di maturità e i 136 apprendisti valutati idonei dall’azienda potranno proseguire il percorso lavorativo in Enel. Sulla base dell’esperienza, valutata positivamente sia dalla Scuola che dall’Azienda, parte oggi un nuovo programma. 
L’idea di avviare il progetto sperimentale è nata dall’esigenza di ottimizzare la gestione del turn over nelle posizioni tecnico-operative aziendali anticipando l’ingresso degli apprendisti in azienda già durante lo svolgimento del percorso scolastico e condividendo con la scuola contenuti teorici più allineati alle esigenze industriali e un’esperienza di training on the job finalizzata a completare la formazione individuale. “La scuola deve diventare la più efficace politica strutturale contro la disoccupazione, aumentando conoscenza e competenze, sapere e saper fare” spiega il ministro Stefania Giannini, “esperienze come questa lo testimoniano. Per il nostro sistema scolastico l’apprendistato in alternanza ha rappresentato una novità assoluta. Che ha funzionato: 136 ragazzi assunti dopo il diploma sono un successo. Con la Buona Scuola abbiamo deciso di fare un investimento strutturale sull’alternanza scuola lavoro, con 100 milioni all’anno di finanziamenti.”
L’avvio di questa nuova iniziativa, frutto della collaborazione tra Enel, Ministero del Lavoro e Ministero dell’Istruzione” sottolinea Giuliano Poletti, ministro del lavoro e delle politiche sociali, “rappresenta un’opportunità per i giovani e testimonia l’impegno di puntare sul miglioramento della loro occupabilità per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro. In concreto, questo significa dare ai giovani, attraverso una positiva integrazione tra formazione scolastica ed esperienza in azienda, un patrimonio di competenze e di esperienze essenziale per rispondere alle esigenze di un sistema produttivo in rapida evoluzione. L’utilizzo dell’apprendistato di primo livello per gli studenti degli istituti tecnici rappresenta un elemento essenziale della collaborazione formativa tra scuola e mondo del lavoro, sfruttando le sinergie rese possibili dal Jobs Act e dalla legge sulla Buona Scuola“.