Apprendistato di primo livello: le nuove regole del Ministero del Lavoro

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Arrivano direttamente dal Ministero del Lavoro le nuove linee guida per la gestione dell’apprendistato di primo livello. Un’occasione unica, per i giovanissimi che possono completare “sul campo” il proprio percorso di studi, e per le imprese che hanno possibilità di formare giovani talenti direttamente in base alle esigenze aziendali. Proprio sulle novità e su vantaggi della misura parla, questa settimana, L’incentivo del Lunedì a cura di Time Vision.

Le novità del Ministero del Lavoro

La circolare del ministero del Lavoro chiarisce alcuni aspetti del contratto e del percorso di formazione annesso, e introduce elementi di novità, relativamente a:

  • la durata
  • valutazione e certificazione delle competenze
  • attivazione del contratto

I cambiamenti.

Per quanto riguarda la durata, ad esempio, la fine della formazione coincide con la pubblicazione degli esiti dell’esame finale, sostenuto dall’apprendista.

Cosa succede poi? Ci sono quattro possibilità:

  • il rapporto di lavoro prosegue con un’assunzione a tempo indeterminato
  • il contratto di apprendistato viene prorogato
  • da primo livello si passa ad apprendistato professionalizzante
  • oppure c’è il recesso

Diventano centrali, poi,  nel vademecum del Ministero, due figure che seguono la formazione dei giovani: il tutor formativo e quello aziendale. Spetta, infatti, a queste figure una serie di compiti importanti che accompagnano l’intero percorso lavorativo degli apprendisti, tra cui la specifica, nel piano formativo del singolo, delle attività, competenze e relativi risultati di apprendimento. 

Apprendistato di primo livello: tutti i vantaggi per le aziende

Questa tipologia di contratto, come detto, è destinata a giovani di età compresa tra i 15 ed i 25 anni che seguono un percorso di istruzione e formazione per la qualifica e il diploma professionale, di diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. È finalizzata al conseguimento di un titolo di studio ed alla contestuale formazione in azienda.

Le aziende che ospitano apprendisti di primo livello possono accedere alla seguente serie di vantaggi, e cioè:

  • agevolazioni contributive
  • sgravi fiscali
  • agevolazioni retributive
  • e incentivi veri e propri

Il vantaggio aggiuntivo delle piccolissime aziende

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato per il 2022 lo sgravio totale dei contributi per i datori di lavoro delle piccole imprese fino a 9 dipendenti che assumono giovani con contratti di apprendistato di primo livello.

Per saperne di più: https://www.timevision.it/apprendistato/