Ance Campania, convegno a Napoli. Il leader nazionale Buia: Superbonus, sia proprogato al 2023 così com’è

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In foto, da sinistra Gabriele Buia e Mario Ferraro

“Noi chiediamo che questo provvedimento sia prorogato al 2023 così come è oggi perché toccare le percentuali vorrebbe dire bloccare il provvedimento, con la disponibilità a far sì che nel 2024 resti ancora un incentivo chiaramente con un decalage, depotenziato ma è necessario che qualcosa resti e che possa concentrare anche tutti quei vari incentivi che c’erano e creare un solo strumento di incentivazione che tenga conto che il massimo dell’efficienza si ottiene quando si va ad intervenire su un involucro intero”. Lo ha detto il presidente nazionale Ance, Gabriele Buia, intervenuto a Napoli al convegno promosso da Ance Campania su sviluppo e crescita, rispetto al tema del Superbonus. Buia ha sottolineato che “l’incentivo è la molla della ripresa economica e la dimostrazione è data dal fatto che quando il Governo ha ipotizzato questo strumento di crescita legato all’efficienza e alla transizione ecologica, il settore delle costruzioni ha iniziato a dimostrare effervescenza”. Buia ha ricordato che l’Ance ha chiesto “a gran voce alla politica di darci già nel maggio di quest’anno risposte sulla proroga di questo istituto al 2023. Tutta la politica è concorde – ha affermato – che questo strumento debba essere prorogato così come è oggi senza poter toccare le percentuali perché toccare le percentuali vorrebbe dire bloccare il provvedimento soprattutto per i grandi condomini che sono quelli che immettono CO2 in atmosfera”.

Sì ai commissari per snellire procedure
“Oggi siamo nella necessità di dover accettare i commissari senza i quali non potremmo snellire le procedure anche se noi abbiamo sempre un po’ contestato la figura dei commissari. Oggi noi vorremmo vedere una norma semplice, chiara e precisa che dia la possibilità di operare immediatamente senza balzelli particolari”, ha detto Buia, a margine del convegno. Il presidente dell’Ance ha ricordato che le risorse del Pnrr vanno utilizzate entro il 2026 che – ha sottolineato “è domani. Il Governo sta cercando di accelerare tutti i processi ma dobbiamo essere sicuri di far di tutto per centrare l’obiettivo del 2026 anche se non so se ci riusciremo e dunque penso che dovremmo iniziare a ragionare anche su come portare a termine alcuni obiettivi qualche anno dopo”.