Amedeo Manzo confermato presidente della Federazione delle Bcc di Campania e Calabria

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In foto Amedeo Manzo (fonte frame video)

5 banche, 64.000 soci cooperatori, oltre 230 sportelli e 1580 dipendenti, una raccolta totale di 9.561 milioni di euro e impieghi netti per 4.697 milioni di euro, un prodotto bancario di euro 14.258 milioni, con un patrimonio di circa 800 milioni di euro e un CET1 del 33,21%. Sono alcuni dei numeri che caratterizzano e rappresentano la Federazione delle banche di comunità di Campania e Calabria con risultati alla fine di questo triennio che vanno ben oltre le aspettative. Importante il lavoro del triennio anche perché con la riforma del credito cooperativo il ruolo delle federazioni appariva ridotto.
“Siamo riusciti a rilanciare l’azione della federazione con una forte azione di ripartenza valorizzando l’identità, la cooperazione, l’innovazione e l’efficienza. Oggi è un punto di riferimento importante per le Bcc delle due regioni che si sono unite. Nei prossimi tre anni avremo un grande obiettivo da realizzare grazie al sostegno delle 15 banche associate, dei soci e grazie alla visione che oggi ci consente di avere questo studio importante sul credito cooperativo nel Mezzogiorno realizzato da Svimez. Avvertire così forte la vicinanza dei vertici del credito cooperativo e delle istituzioni in un luogo così simbolico ci consente di avere una visione del nostro ruolo come sempre più punto di riferimento per il credito cooperativo e per la crescita del paese. Un mezzogiorno che opera e che innova, garantisce sviluppo e crescita. E la crescita della nostra Federazione sarà l’obiettivo principale del lavoro che porterò avanti nei prossimi tre anni”, commenta Amedeo Manzo confermato per il prossimo triennio presidente della Federazione.
Conferma anche per il Cda, composto da Lucio Alfieri, Giovanni Caridi, Camillo Catarozzo, Massimo Cavallaro, Franco Cesaro, Antonio Ciniello, Aida Andreina De Nunzio, Gregorio Ferrari, Nicola Paldino, Teresa Palmieri, Roberto Ricciardi, Francesco Silvestri, Giuseppe Spagnuolo, Luigi Zollo