Ambiente, sul Monte Bianco “bosco invisibile” per la qualità dell’aria

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in foto il Monte Bianco

Le prime opere di cantiere sono partite questa mattina: Snam avvia a Sulmona i lavori di costruzione della centrale di compressione del gas naturale a servizio del gasdotto “Rete Adriatica”, il ministero competente ha dato il via libera a operare su una parte dell’area di Case Pente , quella non interessata dai ritrovamenti archeologici per i quali gli scavi sono ancora in corso. Si tratta di lavori di fortificazione del terreno, in vista della realizzazione della centrale di spinta. Gli ultimi rinvenimenti archeologici non hanno fermato la società che, da quanto si è appreso, come avvenuto per altre opere in altri territori, avrebbe già dato ampia disponibilità alla Soprintendenza per sostenere progetti di recupero e valorizzazione di tutte le scoperte archeologiche. Nel cantiere di Case Pente sono arrivati ​​i container per iniziare i lavori veri e propri. Da oggi si comincia con gli interventi di rinforzo del terreno in vista della costruzione dell’opera. La centrale di compressione di spinta, autorizzata dal governo nel 2018, sarà pronta entro l’autunno-inverno 2026. I lavori, che dovevano partire a giugno scorso e sono slittati per consentire gli scavi archeologici, ancora in corso, dureranno circa due anni. Il cantiere è stato allestito nel marzo dello scorso anno.  “Siamo assolutamente soddisfatti e orgogliosi di avere contribuito con la nostra tecnica Acrobatica a realizzare un progetto così importante per l’ambiente come quello di Skyway”, ha commentato Jacopo Rossi, direttore commerciale Nord Italia di Acrobatica. “La nostra partnership con REair nasce proprio allo scopo di rendere sempre più diffuso l’impiego di questa tecnologia. Siamo partiti dal tetto d’Europa, e ora siamo pronti a far crescere boschi virtuali in tutta Italia”. Per Nicola Parenti, co-fondatore di REair, “la partnership instaurata nei mesi scorsi con Acrobatica aveva un obiettivo ben preciso, ovvero collaborare alla realizzazione di progetti straordinari per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impronta ambientale. In qualità di realtà innovativa e ambiziosa, non vedevamo l’ora di metterci alla prova con un progetto del calibro di quello sviluppato sulle facciate outdoor dello Skyway Monte Bianco, una delle strutture più all’avanguardia e, soprattutto, fiore all’occhiello del made in Italy Un intervento attraverso il quale siamo riusciti a dimostrare che la tecnologia REair si può applicare non solo ai grandi centri urbani, ma anche a strutture ricettive in ambienti di incomparabile bellezza, che possono fungere da esempio per un uso attento e rispettoso del nostro straordinario patrimonio naturale” .