Prendera il via il 21 ottobre da Napoli, con tappe a Palermo (24-25 ottobre), Livorno (28 ottobre) e Genova (30-31 ottobre), l’importante campagna educativa e di sensibilizzazione civile ‘Il Mare a Scuola’, promossa dalla Fondazione Marevivo, in collaborazione con la MSC Foundation. Finalita dell’iniziativa, che si svolgera a bordo della Motonave Patrizia e coinvolgerà centinaia di studenti delle scuole campane, siciliane, toscane e liguri, e la promozione di un’autentica ‘cultura del mare’ e della conoscenza dell’ambiente a partire dai banchi di scuola. In particolare, Marevivo chiede alle istituzioni di procedere all’emanazione del decreto attuativo dell’art. 9 della ‘Legge Salvamare’ che «intende promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente, in particolare del mare e delle acque interne». Testimonial della campagna (video allegato) non e una madrina, ma addirittura una ‘famiglia’. Quella composta da una giovane e famosa coppia televisiva con i loro tre bambini – l’attrice Giusy Buscemi, Miss Italia 2012, e il regista Jan Michelini – che supportano la richiesta di Marevivo di inserire l’ambiente e il mare tra gli insegnamenti scolastici per i loro figli e le generazioni future. Durante le quattro tappe dell’evento saranno ospitati a bordo centinaia di studenti e rappresentanti del mondo scolastico e universitario, oltre a istituzioni, media e stakeholder del settore, con l’obiettivo di sensibilizzarli sul tema della salvaguardia ambientale. Il programma prevede tavole rotonde, rivolte agli addetti ai lavori e ai decisori politici, che si alterneranno con momenti dedicati agli studenti e alla loro formazione sul tema del mare. Dal mare dipende la nostra salute, anche se non tutti lo sanno: gli oceani producono infatti più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo. Senza una piena consapevolezza del ruolo strategico svolto dal mare nell’equilibrio complessivo dell’ecosistema, non è quindi possibile attuare la transizione ecologica necessaria alla sopravvivenza dell’uomo sul nostro pianeta. A tal fine è necessario promuovere una cultura che ristabilisca il giusto rapporto tra l’uomo e la natura. L’antropocentrismo dei sistemi di formazione deve evolvere, coerentemente, verso un nuovo modello culturale che dia il giusto valore alla conoscenza del mondo al quale apparteniamo. Senza questa consapevolezza, vengono meno le ‘basi’ per lo sviluppo di una cultura che rimetta l’essere umano in armonia con l’ambiente.