Amato (Afina): Il turismo nautico cresce ma Napoli non ha Marine, colpa delle Soprintendenze

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in foto Gennaro Amato, ph Stefano Renna .

Napoli e’ la “prima citta’ italiana per turismo nautico, per filiera nautica, per vendite e fatturato nella nautica” ma “purtroppo ha una carenza esagerata di marine”. E le soprintendenze non danno una mano, bloccando la possibile costruzione di nuove marine. E’ l’analisi critica di Gennaro Amato, presidente di Afina, l’Associazione filiera italiana della Nautica organizzatrice dell’evento Nauticsud che torna a Napoli, alla Mostra d’Oltremare, per la sua 50esima edizione. “Le soprintendenze non danno una mano alle marine, perche’ poste di traverso – ha dichiarato Amato a margine della conferenza stampa di presentazione di Nauticsud -. Invece bisogna far capire che la natica risolve parecchi problemi: incentiva lo sviluppo turistico in una citta’ come Napoli e alimenta l’occupazione. Ma la nautica ha bisogna di marine, di un arricchimento di siti. E le soprintendenze dovrebbero capire che i tempi sono cambiati”. “Oggi la nautica e’ cresciuta: una volta in una baia c’erano 100 barche, oggi ce ne stanno mille. Questo – ha concluso Amato – dovrebbe dare uno sprone alle soprintendenze a capire quali sono le necessita’ di una citta’, di un sito e a dare il via libera a quelle che possono essere le nuove marine”.