Alte cariche dello Stato, viaggi nazionali e internazionali sempre più frequenti. Avanti tutta

Giovedì è stato giorno di trasferta sia per il Presidente della Repubblica che per la Premier. Il primo è rimasto nei patri confini, mentre la seconda si è allontanata un bel pò da Palazzo Chigi, arrivando fino nell’ Oriente Misterioso, l’ India e poi in Medioriente, negli Emirati Arabi. Gli scopi dei due viaggi sono stati completamente diversi: quella del Primo Cittadino Mattarella, formalmente indicata come una visita privata, è stata rilanciata immediatamente dai mezzi dell’ informazione per la sua giusta portata. È stata l’espressione in loco sua e per il sui tramite di tutti gli italiani, di cordoglio dal vivo ai familiari delle vittime del naufragio di Cutro. Non si è limitato il Capo dello Stato a formulare le frasi che di solito sono usate in circostanze del genere, rimanendo in concreto prive di risultato pratico e perciò tangibile. Si è invece intrattenuto a lungo a colloquio con quei disperati che da poco avevano visto da vicino la morte: ogni gruppo familiare degli stessi aveva almeno un morto da piangere. In più Mattarella ha ascoltato con attenzione gli specifici problemi di ciascuno di loro, nello stesso modo in cui un tempo si sarebbe comportato l’anziano di una comunità. Riflettendo sulla circostanza, è possibile che alla Bocciofila facciano considerazioni del tipo come mai nessuno dei ministri o comunque delle altre cariche dello Stato non avesse accompagnato chi rappresenta in primis il Paese, fosse stato solo per tenergli compagnia, se fosse montata la protesta dei sopravvissuti o degli altri coinvolti da presso da quel tragico evento. Qualcuno dei soci di quel sodalizio obietterà che si è trattato di una visita privata. A questo punto si presenta la sintesi pressoché lapalissiana: in veste privata o in quella pubblica, il Presidente della Repubblica è uno e uno solo. Se non fosse stato per il suo comportamento, chi sta piangendo quei morti si sarebbe chiesto, se mai gli stessi fossero sopravvissuti, quale sarebbe stata la loro nuova vita in Europa. Avrebbero cioè trovato realmente in Italia l’accoglienza che avevano immaginato, sapendo anche che il loro viaggio si sarebbe concluso con un’ esito tutt’ altro che certo? La disperazione annebbia la mente, quindi al solo pensiero che buio più totale di quello della mezzanotte non esiste, avevano accettato di intraprendere quel viaggio della speranza. Così come ha fatto, Mattarella ha recuperato per l’Italia, anche se al limite del time out, la nomea di paese accogliente, per di più abitato da persone dotate di grande umanità. Tutto ciò, va da sé, prescinde completamente dall’ azione di verifica di quali figure e quante di esse siano titolate a indagare come siano andati realmente gli eventi , evitando che quella tragedia venga usata per uno o per un altro degli schieramenti politici come l’ennesimo strumento per raccogliere consensi. Di diverso genere è stata la visita della Premier Meloni in India per partecipare ai lavori del G20. Al di là degli impegni istituzionali, la Capo del Governo si è potuta intrattenere a colloquio vis à vis con il Premier di quel paese, Modi, per approfondire tematiche economiche e commerciali di interesse peculiare per i due paesi. Solo per memoria, un esempio di gran peso è l’ indiana Arcelor Mittal, che ha avuto interessi ancora in via di revisione in Italia nella vicenda ILVA di Taranto. Altrettanto catene di montaggio di modelli di automobili FIAT datate, dismesse e impiantate in loco da aziende del posto, continuano a produrre regolarmente. Ancora, il Made in Italy, quindi il settore del lusso, marcia spedito anche a quelle latitudini: nonostante non si verifichi il cosiddetto ” paradosso cinese “. È quest’ ultimo quello che evidenzia che la percentuale a una sola cifra di persone ricche nell’ insieme di una popolazione estremamente  elevata, dia un risultato più che consistente in valore assoluto. Una nota di colore: la vicenda cantata da Domenico Modugno “Pasqualino u maragià” è realmente accaduta negli anni ’50. Una principessa indiana straricca, in vacanza a Sorrento, si invaghì di un abitante del luogo che la memoria popolare vuole  fosse un barbiere. La stessa lo portò con sé nel suo paese e lo sposò. Se poi siano vissuti felici e contenti non è dato di sapere. Un’altra storia del genere fu il matrimonio del figlio di Indira Ghandi con una signora di Torino. Per avere ancor più chiara quale sia l’ammirazione di buona parte degli abitanti di quell’ enorme realtá geopolitica, l’orchestra di sitar, lo strumento musicale tipico di quel paese che deliziava I convenuti con musiche locali, a un certo punto dell’ esecuzione ha iniziato si è fermata per cimentarsi nell’esecuzione con quello stesso strumento di una tarantella dedicata all’ospite Italiana, Quanto è venuto fuori da quella riunione non fa registrare nessuna iniziativa nuova per quanto riguarda la soluzione della situazione che brucia in Ucraina. Non c’è stato un documento finale che sia venuto fuori da quella assise. Cina e India, infatti, aldilà di ogni dichiarazione di facciata, non hanno mostrato disponibilità a prendere una posizione di contrasto nei confronti della Russia. L’ Italia finora è riuscita a fare la sua parte nella brutta guerra e non azione militare speciale, come continua a definirla con enorme spudoratezza Putin, quale è quella che si sta combattendo in Ucraina. L’ Italia inoltre ha fatto e continuerá a fare da sherpa per trovare ancora alternative di approvvigionamento rispetto alla Russia. Tanto non solo per sé, ma anche per gli altri paesi europei. La giornata di ieri ha visto la signora premier spostarsi a Abu Dhabi, capitale della RAU, l’ Unione degli Emirati Arabi. È noto che in quelle contrade è depositato uno degli stock più importanti di biglietti verdi, ossia di petrodollari. Aspettano solo che i loro proprietari decidano dove e come impiegarli. È sempre vero che, come si diceva nell’ Urbe, “pecunia non olet”, il denaro non puzza, ma può capitare che ciò succeda, in ogni senso, per chi lo maneggia, Qatargate nè è solo uno degli episodi più eclatanti. I rapporti della RAU con il Paese, da qualche tempo sono zoppicanti. Di questi tempi più che mai è un lusso che l’ Italia non può permettersi. Sarà una vecchia leggenda ma non costa niente crederci, che le donne bionde abbiano un forte ascendente sugli uomini  di quelle etnie. Guarda caso, la Signora Meloni ha i capelli di quel colore. Unire poi a questo plus un in bocca al lupo da parte degli italiani tutti perché la Premier imbastisca buoni affari con i notabili che incontrerà, è senz’altro opportuno e in più non costa niente.