Almeno 30 morti per sisma in Giappone, revocato allarme tsunami

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Roma, 2 gen. (askanews) – Almeno 30 persone sono morte nel potente terremoto che ha colpito la penisola di Noto e le aree circostanti nel Giappone centrale il giorno di Capodanno, secondo quanto confermato questa mattina dalle autorità locali, mentre continuano ad arrivare segnalazioni di danni e richieste di intervento dei soccorritori per trovare eventuali sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati.

Il terremoto di magnitudo 7,6 ha causato ingenti danni strutturali e incendi nella città di Wajima, nella prefettura di Ishikawa, spiega stamane l’agenzia Kyodo, sottolineando che le continue scosse di assestamento, alcune delle quali di magnitudine elevata, e le macerie sulle strade stanno ostacolando le operazioni di soccorso.

Intanto, l’allarme tsunami, diramato dopo il sisma, che copriva vaste aree lungo il Mar del Giappone, è stato revocato questa mattina, dopo che l’onda più alta di circa 1,2 metri ha raggiunto il porto di Wajima ieri notte. In questa stessa città, un edificio di sette piani è crollato lateralmente mentre una zona centrale nota per il suo mercato mattutino è stata devastata da un grande incendio.

Le fiamme, in particolare, hanno inghiottito oltre 200 strutture nella zona centrale di Wajima ma sarebbero adesso sotto controllo, hanno detto i funzionari della prefettura di Ishikawa.

Nelle ultime ore ci sono state 14 segnalazioni di persone rimaste intrappolate sotto le macerie della città, hanno detto altri funzionari, mentre tra i decessi figurano sette persone che hanno perso la vita all’ospedale municipale, dopo il ricovero per le ferite riportate.

Il sisma ha causato feriti e danni strutturali anche nelle prefetture di Niigata, Toyama, Fukui e Gifu. “È estremamente difficile per i veicoli entrare nelle aree settentrionali della penisola di Noto”, ha detto il primo ministro Fumio Kishida in una conferenza stampa, aggiungendo che il governo centrale sta coordinando la spedizione di aiuti umanitari, utilizzando le navi.

Circa 1.000 membri del personale delle Forze di autodifesa sono impegnati nelle operazioni di salvataggio e soccorso, ha detto Kishida.

I soccorritori stanno cercando di estrarre altri sopravvissuti dagli edifici crollati. “Dobbiamo compiere una corsa contro il tempo per cercare e salvare le vittime del disastro”, ha detto il capo del gobverno di Tokyo, dopo una riunione di risposta al disastro. “Sono stati confermati danni molto estesi, tra cui numerose vittime, crolli di edifici e incendi”, ha aggiunto, precisando che i soccorritori hanno difficoltà a raggiungere soprattutto la punta settentrionale della penisola di Noto.

Circa 45.700 famiglie sono senza elettricità nella prefettura centrale di Ishikawa ed hanno affrontato temperature gelide durante la notte a causa della mancanza di elettricità. Molte città sono inoltre prive di acqua corrente. Secondo la West Japan Railway Co., circa 1.400 passeggeri del treno ad alta velocità Shinkansen sono rimasti bloccati per circa 11 ore mentre la compagnia ha interrotto il funzionamento di quattro treni sulla linea Hokuriku tra le stazioni di Toyama e Kanazawa per ispezionare binari e altre strutture in seguito al terremoto.

Il sisma è stato localizzato a circa 30 chilometri a est-nordest di Wajima, con una profondità provvisoria di 16 chilometri, registrando un massimo di 7 sulla scala di intensità sismica del paese, secondo l’Agenzia meteorologica giapponese. Un simile terremoto è stato registrato l’ultima volta nel 2018 a Hokkaido, ha detto l’agenzia meteorologica.

Il sistema di rilevamento del paese ha registrato significativi movimenti del territorio anche nelle ore successive, con una stazione di riferimento a Wajima che si è spostata di 1,3 metri verso ovest, ha affermato l’Autorità per le informazioni geospaziali del Giappone.

I governi stranieri, compresi quelli di Stati Uniti, Canada e Italia, hanno offerto sostegno. A Washington, il presidente Joe Biden ha dichiarato in un comunicato diffuso dopo il sisma che gli Stati Uniti forniranno “tutta l’assistenza necessaria al popolo giapponese”.

“L’Italia è al fianco del popolo giapponese in questo momento difficile. Rivolgo al Primo Ministro Kishida le condoglianze per le vittime del terremoto. Siamo pronti a fornire al Giappone tutto l’aiuto e il sostegno necessari”, ha dichiarato da parte sua la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.