Almaviva, si lavora alla protesta nazionale

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Oggi e domani scioperano per tutta la giornata i lavoratori di Almaviva Contact dei siti di via Cordova e di via Marcellini, a Palermo. Sit-in e blocchi stradali sono scattati in piu’ punti, in citta’, anche davanti alle aziende committenti. Restano sul tappeto i 2988 esuberi e la Cgil lancia la proposta di una grande iniziativa unitaria nazionale delle tre organizzazioni di categoria e confederali con tutte le sedi italiane del gruppo. Una vertenza che riguardi il Paese, da organizzare per le prossime settimane, mentre continua l’attesa della convocazione chiesta al ministero. L’esito della consultazione, con la bocciatura in massa della proposta che prevedeva l’avvio il primo giugno del contratto di solidarieta’ per sei mesi, secondo il segretario generale Cgil Enzo Campo “rende necessaria un’iniziativa che coinvolga tutte le sedi del gruppo, non solo le tre citta’ di Palermo, Roma e Napoli colpite dagli esuberi ma anche i siti dove non c’e’ una ricaduta immediata della crisi. Oggi tocca a noi, domani potrebbe toccare anche agli altri. Non accettiamo ne’ i licenziamenti ne’ la riduzione dei salari”. I lavoratori in sciopero chiedono chiedono la revoca dei licenziamenti, la ripresa del confronto tra azienda, parti sociali, istituzioni nazionali e locali e un piano industriale di prospettiva. Una prospettiva aggravata dalla dismissione della sede di Marcellini, dove lavoravano 2.400 persone. Adesso, aggiunge il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, “la nostra intenzione e’ di costruire un percorso unitario con le sedi di Napoli e Roma per dare visibilita’ alle nostre richieste con manifestazioni unitarie nazionali, perche’ la vertenza su un settore che rappresenta il segmento industriale del futuro con tantissime possibilita’ di occupazione e sviluppo riguarda non solo tre grandi citta’ ma tutto il Paese”.