Allarme Grecia, Barbagallo: Sud, tante Pmi già fuori dal Paese. Ma c’è chi rischia

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Un’eventuale uscita di Atene dall’euro o, peggio ancora, un default della Grecia, avrebbe tutto sommato un impatto limitato in termini quantitativi sull’apparato produttivo del Mezzogiorno perché da diversi anni soprattutto le imprese edili, quelle che erano le più presenti prima delle avvisaglie di caos ad Atene e dintorni, hanno cominciato ad abbandonare il Paese ellenico. Il rischio maggiore resta, però, soprattutto per le piccole imprese e società cooperative, presenti anche in Campania, che producono macchine utensili e sono tra i principali fornitori di tutta l’industria agroalimentare ellenica”. A dichiararlo all’Adnkronos è Carlo Barbagallo, ex presidente dei Giovani di Confindustria Campania e amministratore unico della Cofiba, società leader in regione per la bonifica ambientale. ”In questo caso – spiega Barbagallo – il rischio è che le aziende non vedano più un euro delle loro commesse se ci sarà davvero la Grexit ,a meno che non abbiano stipulato coperture assicurative sull’export, ad esempio con Sace. Coperture che, di fronte all’acuirsi della crisi greca, stanno ovviamente diventando sempre più care“.